E' stato deliberato ma i fondi non sono ancora nelle casse comunali
MESSINA – 33 milioni 691mila euro. E’ la spesa programmata con delibera di giunta regionale numero 289 del 2021, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, per la realizzazione dell’impianto per il trattamento dell’umido, a Mili. “Spesa programmata ma non formalizzata – dice l’assessore Dafne Musolino – perché le somme non sono ancora materialmente nelle casse del Comune e quindi non può essere avviato l’iter per la gara d’appalto”.
E già fino al progetto definitivo l’iter è stato travagliato perché l’impianto era stato inserito tra le opere finanziate, per un importo di 7 milioni, con la delibera Cipe 26 del 2016, a dicembre 2018 incluso nel piano d’ambito, a novembre 2019 veniva individuato il sito di realizzazione a Larderia, a dicembre 2019 la presa d’atto della nuova localizzazione e la dichiarazione di conformità dell’area al Prg. A febbraio 2020 l’approvazione della fattibilità tecnico-economica, che prevedeva un costo di 22 milioni 144mila euro, mentre la delibera di giunta regionale 271 del 2019 aveva assegnato a Messina 11 milioni 604mila euro, somma insufficiente.
“Nonostante si trattasse dunque di un progetto definitivo, redatto da tecnici comunali e consegnato già munito della fattibilità tecnica-economica – prosegue la Musolino – la Regione ha atteso molto tempo prima di adottare il provvedimento necessario al suo finanziamento avendo preferito concentrarsi prima su altri impianti di altri territori, ai quali è stata accordata una preferenza non comprensibile soprattutto ove si consideri che l’impianto di Mili era inserito nel Masterplan già dal 2016, vantava una progettazione definitiva e, non ultimo, riguarda un territorio totalmente privo di impianti”.