Il protocollo è stato siglato ad aprile ma da allora non si è mossa foglia. Le imprese devono fare i conti non solo con la crisi ma anche con la burocrazia.....
Lo "sportello unico per l'edilizia" è ancora al palo. E’ quanto evidenzia il consigliere comunale di Sicilia Futura Alessandro La Cava in una nota: “Continua il rimpallo di responsabilita' tra i dirigenti del comune mentre l'amministrazione Accorinti allarga le braccia, come se il problema non la riguardasse. Nel giorno in cui si celebra Santa Lucia, chi vuole fare impresa ed aprire cantieri in citta' “non vede” alcun barlume di luce, solo chiacchiere e promesse da quando lo scorso 4 aprile è stato annunciato il protocollo d'intesa con la CCIAA di Messina per l'avvio dello sportello unico per le imprese”.
Il consigliere evidenzia come le attività chiudano battenti e come non vi sia traccia d’investimenti nel territorio, che rappresentano l’unica via per portare occupazione e sviluppo in una realtà economicamente in crisi
“Più che un grido d'allarme occorrerebbe lanciare un urlo di dolore- prosegue La Cava- in nome e per conto di tutti quei lavoratori e delle loro imprese che non possono procedere celermente all'avvio dei cantieri, perché la mala burocrazia impedisce lo svolgimento anche delle più semplici attività che interessano il tessuto infrastrutturale cittadino”.
Il consigliere comunale punta il dito verso i dirigenti comunali Pizzino, Di Dio, Miuccio, i quali a quanto pare, oberati di lavoro, non hanno trovato il tempo da aprile ad oggi per definire un protocollo di intesa con quei gruppi industriali che attendono, attraverso lo sportello unico per le imprese edili (S.U.E.), i permessi per avviare i lavori già appaltati e finanziati.
“Evidentemente – ha sottolineato La Cava – il Comune non ha proprio voglia di incassare i soldi derivanti dalle concessioni e non è intenzionato a muovere l'economia, né creare nuova occupazione. A noi messinesi piace rimanere ultimi perché prima o poi gli ultimi saranno i primi… sfugge però un particolare a questa Giunta di governo cittadino, cioè che fra non molto anche gli ultimi saranno andati via per assoluta mancanza di “pane”e pertanto anche il motto evangelico dovrà essere riformulato nel più realistico “anche quelli andati via potranno diventare primi altrove!”.