Lettera aperta di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil. Oltre centomila lavoratori in Sicilia sono in grande sofferenza e chiedono garanzie
Sostenere gli oltre centomila lavoratori del settore delle costruzioni e le loro famiglie attraverso il pagamento immediato degli ammortizzatori sociali e agevolare le imprese sane con la semplificazione burocratica e il potenziamento degli strumenti di contrasto, come il Durc di congruità, contro le infiltrazioni mafiose o lo sfruttamento del lavoro”.
Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil
Lo chiedono i componenti degli esecutivi regionali della Filca Cisl, Fillea-Cgil e di Feneal Uil, in una lettera aperta. “La gran parte dei lavoratori siciliani del settore – si legge nella lettera- sono in grande sofferenza ed è assolutamente paradossale che il sistema bilaterale delle costruzioni, le nove casse edili industria e la cassa artigiana, hanno risposto più velocemente di quanto abbiano fatto lo Stato e la Regione. La ripartenza deve avvenire garantendo il rispetto dei protocolli, dei dispositivi di protezione necessari e delle regole di sicurezza, sanzionando chi trasgredisce”.
Ripartenza e rilancio
Occorre pertanto -prosegue la lettera- che la Regione Siciliana, nell’ambito del piano nazionale, si adoperi per assicurare una ripartenza controllata e un rilancio programmato del settore attraverso una linea strategica condivisa che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle imprese, ma anche delle grandi e piccole stazioni appaltanti come Anas, Rfi, Cas, Autorità di sistema portuale, Provveditorato interregionale per le opere pubbliche e dei comuni, che possono esercitare un ruolo fondamentale per il rilancio, puntando alla riqualificazione e alla rigenerazione urbana. E’ fondamentale inoltre il potenziamento e il coordinamento delle istituzioni preposte per il lavoro regolare e per il rispetto del CCNL del settore, contro ogni dumping contrattuale e sociale. Una sinergia strategica -conclude la lettera- che coinvolga oltre alle istituzioni anche le parti sociali e il sistema bilaterale, prevedendo dei protocolli operativi con le Prefetture, con le forze di polizia ed anche, con l’Inail e le Asp, per garantire legalità, presidi e dispositivi di sicurezza nei cantieri sia quelli mobili, sia quelli fissi”.