Tra i firmatari della candidatura dell'ex assessore anche i deputati messinesi Navarra e De Domenico
Si mette in moto la macchina del partito in vista dell’elezione del nuovo segretario regionale del Pd, dopo la scissione dei renziani e gli scontri con l’ex segretario Davide Faraone. A firmare a sostegno della candidatura dell’ex assessore regionale Anthony Barbagallo sono 80 dem tra parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri comunali, giovani democratici e dirigenti di partito.
In 80 per Barbagallo
Tra i firmatari spiccano i nomi del parlamentare nazionale Pietro Navarra, del deputato regionale Franco De Domenico, del Presidente del Consiglio Comunale di Messina Claudio Cardile e di numerosi sindaci messinesi ed ennesi del PD tra i quali Fabio Venezia (Troina), Mario Bolognari (Taormina), Fabio Vinci (Saponara), Corrado Ximone (Torregrotta), Filippo Bonasinga (Meri’), Giuseppe Cannistra’ (Monforte San Giorgio), Antonio Licciardo (Assoro), Francesco Bivona (Regalbuto), Carmelo Scravaglieri (Catenanuova).
“Non abbiamo colto il disagio”
“ Dalla nascita del Partito Democratico, la dura sconfitta elettorale del 4 marzo 2018 ha rappresentato uno spartiacque- si legge nell’appello- Da allora abbiamo intrapreso un percorso di ricostruzione profonda dell’identità del nostro progetto politico chiamati a confrontarci con le ferite che la crisi economica e sociale del 2008 ha prodotto nella società, con la rottura del rapporto di fiducia al nostro interno, con le diverse forze del centrosinistra e con la maggioranza degli italiani. Siamo consapevoli di non avere colto quanto forti fossero gli elementi di disagio e di insofferenza sociale e, pertanto, di non avere dato le risposte a chi si aspettava da noi attenzione e proposte concrete per il rilancio del Paese.
Serve un pensiero nuovo
Per fare questo occorre un “pensiero nuovo”, un’idea di cambiamento radicale che sappia ridefinire i contorni e il profilo, di un progetto nuovo e affascinante in cui le tradizioni progressista, riformista, cattolica e liberale del Partito Democratico possano essere riscoperte in chiave moderna e al passo con una società in continua evoluzione. Un progetto che si pone l’obiettivo di costruire un campo democratico ampio contro una deriva illiberale che sta attraversando il Paese, figlia di una cultura della divisione e dell’odio sociale.
Voltiamo pagina
Apertura, partecipazione, pluralismo, unità: sono queste le parole d’ordine lanciate recentemente da Nicola Zingaretti. Va rimessa in discussione l’immagine di un partito chiuso nelle sue dinamiche interne e poco propenso ad ascoltare e valorizzare le energie positive della società, poco incline al confronto interno costruttivo e molto rissoso e diviso. In Italia, ma soprattutto in Sicilia, serve, dunque, un nuovo PD, capace di leggere criticamente la storia di questi dieci anni, di ripensare radicalmente la sua struttura organizzata, di individuare nuove strade e strumenti per rendere effettive e praticabili quelle quattro parole.
Occorre cominciare a ricostruire la nostra casa comune avendo cura di sviluppare un dialogo con i nostri iscritti ed elettori ma anche con coloro che si sono allontanati dal nostro partito. E occorre farlo partendo dal territorio, dai suoi problemi, ma anche dalle grandi opportunità che può offrire. Occorre rimettere al centro dell’agenda politica regionale e nazionale il tema del “Mezzogiorno”, le sue debolezze, ma anche i suoi punti di forza, e non certo con la solita retorica meridionalista piagnona e rivendicativa.
Ricominciare dal Sud
Il Congresso che stiamo avviando è un passaggio tanto più importante e utile quanto più avremo saputo coinvolgere ed interessare mondi diversi, esperienze, competenze, elettrici ed elettori che vogliono essere protagonisti di una fase nuova della vita del centrosinistra e del PD siciliano. Siamo convinti che sia possibile e necessario voltare pagina. Noi siamo pronti a spenderci con le nostre idee, le nostre forze, la nostra capacità di iniziativa e mobilitazione. Ma per poter avviare questa fase nuova serve una guida autorevole e in grado di incarnare questa visione.
Barbagallo è l’uomo giusto
Per queste ragioni noi pensiamo che Anthony Barbagallo, con la sua storia di impegno politico a servizio del territorio e con la sua riconosciuta esperienza accumulata in questi anni prima come amministratore locale e poi come parlamentare all’ARS e assessore regionale, sia in questo momento la figura più adatta a tirare fuor dalle secche il Pd siciliano e a dare speranza e futuro ad una comunità politica che con grande spirito di militanza e voglia di partecipazione avverte oggi, più di ieri, la necessità di un rinnovato impegno per la politica e il territorio.