Il presidente dell'assemblea Laganà respinge le accuse del capogruppo di minoranza Prestipino che dopo aver depositato una diffida ha abbandonato i lavori
PAGLIARA – “Tutte le misure anti covid, in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, sono state rispettate, come tra l’altro riportato per iscritto nello stesso avviso di convocazione”. Il presidente dell’assemblea, Francesco Laganà (nella foto), respinge le accuse del capogruppo di minoranza Domenico Prestipino, il quale aveva sostenuto che la riunione non poteva essere tenuta “perché pur in presenza di un caso di positività al Covid di un dipendente comunale, non sono state adottate le misure di prevenzione a tutela della salute dei partecipanti. Pertanto – sbottò – vi diffido a tenere l’assemblea”. L’esponente di opposizione ha depositato un documento ed è andato via.
“Prestipino – spiega il presidente del Consiglio Laganà – fa riferimento alla circolare ministeriale del 27 ottobre scorso riportandone uno stralcio, omettendo la parte in cui si dà la possibilità ai Consigli di essere svolti in presenza a condizione di mettere in atto tutte le misure anti contagio che prevedono l’obbligo del distanziamento interpersonale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale personali sia per i partecipanti alla seduta quanto per il pubblico eventualmente ammesso ad assistervi. Tutte misure – prosegue il presidente – che sono state rispettate, come tra l’altro riportato per iscritto nello stesso avviso della Convocazione del Consiglio comunale”.
Prestipino, nel documento, fa inoltre riferimento all’ordinanza del sindaco del 9 novembre in cui si è disposta la chiusura del Comune e la conseguente sanificazione dei locali e dello scuolabus, ad eccezione dell’aula consiliare. “Ha affermato – chiosa il presidente del civico consesso – che gli risulterebbe (non citando chiaramente né la fonte né i presunti soggetti) che del personale comunale è entrato nell’aula consiliare senza, tra l’altro, fare riferimento ad una data precisa. Siamo alle solite. O il consigliere Prestipino ci comunica i nomi dei dipendenti che sarebbero entrati nell’aula consiliare (precedentemente sanificata più volte nel corso dell’ultimo mese) oppure sta cercando di creare il solito allarmismo comunicativo.
Tra le altre cose, l’aula consiliare ha un ingresso indipendente esterno che è stato utilizzato per accedervi senza passare dall’edificio principale. Mi preme però evidenziare un fatto particolare. Il consigliere Prestipino, così come riportato nel verbale della stessa seduta – sostiene Laganà – ha fatto il suo ingresso ‘ufficiale’ in aula alle ore 19.01, dopo aver indossato la mascherina. Essendo entrato precedentemente in aula senza indossarla e per questo invitato ad uscire dal vice presidente del Consiglio Carmelo Annone che per primo l’ha notato. Evidentemente il consigliere si preoccupa per iscritto, ma di fatto un po’ meno.
Anche perché, appena 5 giorni prima, lo stesso ha partecipato, in presenza, al Consiglio dell’Unione dei Comuni senza porsi nessun problema.
Prestipino – incalza il presidente – è andato via subito non partecipando ai lavori del Consiglio comunale. Cosa ormai divenuta consueta in questo mandato se consideriamo che in 28 sedute svoltesi dall’insediamento (giugno 2017) ad oggi, ha partecipato per intero a sole 5 riunioni.
La cosa infine importante – conclude Laganà – è che quella sera il Consiglio si trovava ad approvare un atto fondamentale e storico per la frazione Rocchenere: l’acquisto di un terreno in via Martello, da adibire ad aera di emergenza in caso di calamità naturale e di parcheggio. Importante per la portata dell’atto che risolve un problema di molti anni nell’importante quartiere di Rocchenere”.