In Sicilia tasso di somministrazione al 68.2 %, 5.7 punti sotto la media nazionale
In Sicilia, dall’avvio della campagna vaccinale anti Covid, sono 137.156 le persone che hanno ricevuto il vaccino. Nelle ultime 24 ore sono state somministrate 16.253 dosi, non erano mai state così tante in un solo giorno. Mercoledì erano state appena 4.905, martedì 11.568.
In Sicilia tasso al 68.2 %, 5.7 punti sotto la media nazionale
Incrementato il numero di dosi disponibili, da 181.225 a 201.115. Ora la Sicilia è la quarta regione per numero di dosi ricevute e la sedicesima per tasso di somministrazione (68.2 %, mentre la media nazionale è del 73.9 %). Ne hanno ottenute di più Lombardia (379.530), Lazio (230.170) ed Emilia Romagna (220.925), mentre il Piemonte ha praticamente lo stesso numero della Sicilia (200.980). Le percentuali più alte rispetto alle dosi ricevute sono in Campania (85.1 %), Piemonte (82.9), Marche (82.5) e Toscana (80.3).
In Italia 1.713.362
In Italia, finora, sono stati somministrati 1.713.362 vaccini (su una disponibilità di 2.319.135), di cui 1.161.563 a operatori sanitari, 163.891 ad anziani in strutture residenziali, 373.575 a personale non sanitario, 14.333 a over 80.
392.504 persone hanno ricevuto entrambe le dosi
Per considerare la vaccinazione completa servono due dosi. Finora le persone che le hanno ricevute entrambe sono 392.504.
Ma le aziende annunciano tagli rispetto al previsto
Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna annuncia un taglio nelle consegne di vaccino. “Moderna ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”. Lo ha annunciato il commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri. “Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica”, ha aggiunto. “Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto”.
“Un italiano ogni 23 si è contagiato da inizio epidemia”, per oltre 2,5 milioni di casi, ha ricordato il commissario. “Ma grazie alle misure di contenimento la curva viene tenuta entro ambiti di non esplosività”, tuttavia “è molto difficile iniziare una campagna di vaccinazione di massa, se non ci sono i vaccini”. “Il 20 gennaio abbiamo bandito la gara per i padiglioni temporanei per le vaccinazioni, il termine per la presentazione delle offerte è prorogato al 3 febbraio, come prorogati sono i termini per la realizzazione – ha spiegato – fino a quando potrà iniziare la campagna di massa, molto difficile se non ci sono i vaccini. Non si devono fare propaganda, annunci e promesse, si devono consegnare i vaccini che i contratti prevedono debbano essere consegnati”.