Crescono i casi di stalking e maltrattamenti denunciati ai Carabinieri in Sicilia, che lavorano sul progetto "Accoglienza" col Soroptimist
Sono state 1065 le denunce per maltrattamenti familiari raccolte dai Carabinieri in Sicilia nel 2020, 528 gli episodi di stalking segnalati. Nel 2019 erano stati rispettivamente 987 e 489.
Il dato emerge dal bilancio annuale dei Carabinieri di Sicilia, tracciato dal Comandante Rosario Castello a margine delle iniziative dell’Arma per il 25 novembre, la giornata mondiale della lotta alla violenza sulle donne.
Un dato che ha una doppia lettura: se da un lato resta alto l’allarme per una violenza di genere che sembra presentare una recrudescenza sempre crescente, negli ultimi anni, dall’altro indica certamente una maggiore consapevolezza delle donne, e quindi una crescita delle denunce, mentre in passato il fenomeno restava troppo spesso confinato alle mura domestiche.
Nel 2020 i femminicidi in Sicilia sono stati 6, uno in meno rispetto all’anno precedente, mentre le violenze sessuali sono scese da 116 a 108. Le denunce complessive sono diminuite anche, da 1716 del 2019 siamo passati alle 1589 del 2020 (anche se il dato è parziale perché si ferma al 15 novembre). Gli arresti operati dai Carabinieri, invece, sono stati 40 nel 2019 e 43 nel 2020.
Dati a parte, l’impegno dell’Arma nel settore della violenza alle donne cresce ogni giorno di più e si raffina: sono 23 i carabinieri specializzati, che operano all’interno dei nuclei investigativi provinciali, e che possono contare su 14 stanze tutte per sé, ovvero i locali protetti dove le donne che vogliono denunciare trovano personale specializzato, professionisti non soltanto dell’Arma, ma soprattutto un ambiente in grado di farle sentire accolte, anche insieme ai figli piccoli se necessario.
” I dati non spaventano ma confortano – spiega la presidente del Soroptimist nazionale Rina Florulli, responsabile del progetto che ha portato alla creazione delle “stanze tutte per sé” dell’Arma – perché più denunce vuol dire che le donne hanno acquisito una maggiore consapevolezza e sono sempre meno vittime inerti e indifese della violenza”.
Insieme al Soroptimist l’Arma di Sicilia sta lavorando perché le stanze dell’ascolto aumentino: altre due saranno a breve inaugurare, una a Catania e l’altra a Cefalù – e vanno avanti i corsi di formazione del personale.