L’immobile, un bene confiscato situato in via Manfroce, sarà il presidio operativo del progetto“Casa della salute” Adspem-AIL.
Diventa realtà la “Casa della salute” grazie all’impegno di Adspem e Ail che riutilizzano un bene confiscato situato nella zona di San Brunello per farne un presidio informativo e formativo a disposizione della collettività. Un progetto che rilancia il lavoro delle due importanti associazioni sul terreno della promozione e diffusione della cultura della donazione. Il taglio del nastro, che ha sancito l’avvio ufficiale delle attività all’interno della nuova sede, si è svolto alla presenza, fra gli altri, dell’Assessora comunale allo Sport, Politiche di genere e Politiche Giovanili, Giuggi Palmenta e dei presidenti di Adspem Reggio Calabria e Ail Reggio Calabria, rispettivamente
Caterina Muscatello e Giusy Sembianza.
Un bene restituito
“Siamo davvero felici dell’apertura della casa della salute Adspem, – ha commentato l’Assessora Palmenta – un bene confiscato che ritorna alla cittadinanza grazie alla proposta progettuale avanzata da Adspem che insieme ad Ail ha realizzato un punto di riferimento per tutti i cittadini, non soltanto per i donatori e soprattutto per quelli che vogliono informarsi e
avvicinarsi al mondo della donazione. Ed è stato possibile restituire alla collettività questo bene grazie a quella legge, la 109 del 96, che prevedeva il riutilizzo sociale dei beni confiscati secondo la brillante e fondamentale intuizione di don Ciotti.”
Il regolamento sui beni
“Il nostro Comune in quest’ottica – ha puntualizzato Palmenta – ha sempre posto l’attenzione su quelli che sono i beni confiscati, dotandosi anche del regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni e confiscati, proprio per far sì che dalla sinergia tra le associazioni del territorio, le realtà del terzo settore e l’ente pubblico potessero veramente tornare a nuova vita quei beni fino a poco tempo fa in mano alla criminalità”.
Iter complesso
“Sono veramente emozionata – ha affermato la presidente Muscatello – per quanto siamo riusciti a realizzare. Un traguardo che ci consentirà di fornire risposte molto importanti nel quadro della nostra attività che è fatta anche di comunicazione e formazione rispetto a quanti si avvicinano alla realtà Adspem e in generale al tema della donazione, alla sua importanza e alla
centralità che tale gesto riveste nelle dinamiche sanitarie. Un grazie all’amministrazione comunale, in particolare al Sindaco Falcomatà e a coloro che hanno collaborato e sostenuto un iter certamente complesso che ha avuto momenti difficili. L’auspicio, adesso, è quello di poter iniziare presto le attività rilanciando, attraverso questa sede, l’impegno a favore dei nostri donatori ma anche di coloro che vorranno conoscere da vicino la nostra realtà”.
Al fianco dei donatori
A beneficiare della nuova sede anche il partenariato tra Adspem e Ail che, ha evidenziato la presidente Sembianza, “va avanti ormai da diversi anni, perché l’Ail, com’è noto, si occupa dei pazienti ematologici e dunque è sempre vicina al tema della donazione. Siamo e saremo dunque sempre al fianco di Adspem e questo importantissimo traguardo raggiunto rafforzerà ulteriormente il lavoro e l’impegno che tutti noi quotidianamente profondiamo a favore dei pazienti ematologici”.