Il nuovo centro per la riabilitazione dei bambini autistici punta ad essere un riferimento per il Sud Italia

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lunedì 30 Novembre 2015 - 13:02

Sarà gestito dall’Unità di ricerca Isasi (Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti) del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), nella sede dell'Istituto Marino di Mortelle. In Italia esiste solo un'altra struttura simile, lo Stella Maris di Pisa

L’Istituto Marino “Bosurgi Caneva” di Mortelle torna a vivere per rivoluzionare il concetto di ricerca applicata alla sanità. Una giornata importante, quella di oggi, per la città di Messina e, in generale, per il mondo della ricerca scientifica, con l’inaugurazione dei nuovi locali dell’Unità di Ricerca Isasi (Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti) del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) dedicata allo studio e alla riabilitazione dei disturbi dello spettro autistico. Una avanguardistica realtà resa possibile dalla generosa collaborazione con l’Amministrazione comunale di Messina che vede nascere nella città dello Stretto la seconda struttura italiana (dopo l’Istituto Stella Maris di Pisa) promotrice di avanzate tecniche di ricerca nell’ambito dell’autismo, attraverso l’applicazione del metodo terapeutico Smart-Me (Social-based Method for Adaptive Rehabilitation Treatment).

Presenti alla cerimonia di inaugurazione, il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, il sottosegretario del Miur, Davide Faraone, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, il direttore generale dell’Irccs Stella Maris di Pisa, Roberto Cutajar, e la rappresentanza dei professori del Cnr: Pietro Ferraro, Corrado Spinella, Giovanni Pioggia, Liliana Ruta, Paolo Annunziato e ancora Maria Luisa Scattoni, per l’Istituto Superiore di Sanità, il professore Antonio Persico per l’Università di Messina ed il presidente dell’Associazione “La linea curva – Persone e Autismo”, Luca Donato.

Sconfiggere il senso di solitudine e di impotenza che spesso affligge le famiglie interessate da questa condizione e cercare di garantire un concreto processo di adattamento alla quotidianità: questi gli obiettivi principali dei ricercatori del Cnr. Tante le professionalità coinvolte in questa ambiziosa realizzazione: neuropsichiatri infantili, psicologi e terapisti della riabilitazione somministreranno le terapie sperimentali – in maniera del tutto gratuita – e accompagneranno le famiglie e i bambini in un percorso terapeutico rivoluzionario, in interni accoglienti e domestici, distanti dall’asettica neutralità degli usuali ambienti clinici.

“Sono molto onorato di essere qui, oggi”, ha dichiarato il sottosegretario Davide Faraone. “In passato avevo avuto modo di conoscere l’Istituto Stella Maris di Pisa e sono estremamente orgoglioso che sia la Sicilia ad ospitare una nuova struttura modello per l’intero Paese. Non era scontato un luogo come questo, rivolto ad una disabilità così particolare come l’autismo, una condizione che spesso non segna tanto i volti dei ragazzi e delle ragazze che ne sono interessati, quanto quelli delle famiglie che, spesso, si ritrovano sole ad affrontare i problemi della quotidianità”.

Orgoglio e commozione anche nelle parole del professor Luigi Nicolais, presidente del Cnr: “Sono orgoglioso di essere presidente di un ente che è in grado di fare ricerca, una ricerca che non resta chiusa nei laboratori ma che aiuta concretamente lo sviluppo del Paese”.

Grande entusiasmo e fervida partecipazione per la prima di un’occasione unica e importantissima per la città di Messina, destinata a candidarsi, definitivamente, polo di eccellenza per tutto il Meridione.

2 commenti

  1. L’istituto marino diventa da bene affidato agli amici per qualche piccola clientela a centro di eccellenza nazionale, in grado di portare speranza per le famiglie colpite da questa diffusissima malattia e posti di lavoro qualificato.
    Andrebbero rispolverate un po’ di quelle interrogazioni polemiche e sterili (tipo quelle di Carreri, Abbate, Amata, Interdonato, La Paglia e Sorrenti). Perchè oggi quei consiglieri non erano presenti? Perchè non hanno mostrato la loro soddisfazione?

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  2. L’istituto marino diventa da bene affidato agli amici per qualche piccola clientela a centro di eccellenza nazionale, in grado di portare speranza per le famiglie colpite da questa diffusissima malattia e posti di lavoro qualificato.
    Andrebbero rispolverate un po’ di quelle interrogazioni polemiche e sterili (tipo quelle di Carreri, Abbate, Amata, Interdonato, La Paglia e Sorrenti). Perchè oggi quei consiglieri non erano presenti? Perchè non hanno mostrato la loro soddisfazione?

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