Durante la conferenza stampa ha spiegato il suo modus operandi per affrontare l'emergenza e ha risposto alle critiche arrivate da più parti.
Si difende il presidente del parco Autelitano, difende le sue posizioni e il suo operato rispetto alla gestione del dramma che ha colpito il Parco Aspromonte e in particolare l’area Grecanica. Una tragedia immensa che ha devastato migliaia di ettari di montagna, ma non solo. Aziende agricole distrutte e perdite di vite umane oltre alla lotta per salvare le Faggete Vetuste solo da circa un mese riconosciute patrimonio Unesco. Economia, ambiente e vite arse dal fuoco che non ha lasciato scampo a niente e a nessuno. Stamattina, durante una conferenza stampa presso Palazzo della cultura Pasquino Crupi, davanti alla stampa ha spiegato il modus operandi per affrontare l’emergenza e ha risposto alle critiche arrivate da più parti e che sono diventate anche richieste di dimissioni.
“Siamo riusciti a salvare solo tre gioielli le Faggete Vetuste, la quercia millenaria, la foresta di Farnetto. Abbiamo fatto il possibile, non ho organizzato la conferenza stampa per fare un contraddittorio teso ad attaccare il vicesindaco di Reggio Calabria, Tonino Perna. Voglio ricordare che come consigliere, all’epoca votai il suo modello di gestione ritenendolo valido. E’ stato mantenuto fino al 2020, ma le cose cambiano e quindi anche i modi di gestire. A mio avviso ciò che conta più di tutto è la prevenzione ed è da questo che dobbiamo ripartire. Parlare adesso di “quantità di danni” è ancora prematuro. Stiamo lavorando senza sosta e continueremo a farlo.” – dichiara il presidente.