Sui danni a Zafferia e le direttive regionali gli assessori Caminiti e Minutoli rispondono al consigliere del Pd
MESSINA – “Effetti della crisi idrica e degli incendi boschivi e di interfaccia sul dissesto idrogeologico. Quali sono gli atti dell’amministrazione comunale? Sono state seguite le raccomandazioni del segretario generale dell’Autorità di bacino di distretto idrografico della Sicilia?”. Il consigliere del Partito democratico, Alessandro Russo, solleva il caso. In primo piano la necessità di “mitigare i fenomeni di dissesto idrogeologico, eventi alluvionali, frane, colate di fango e detriti, aggravati dagli effetti degli incendi”.
Osserva Russo: “Neppure qualche giorno dopo l’emanazione delladirettiva regionale, la nostra città ha
subito degli improvvisi e violenti eventi di piogge intense che, specialmente nella zona sud, in zone
precedentemente interessate da incendi nel mese di luglio, hanno causato danni molto gravi a
oggetti e case, Nel caso specifico lungo il torrente Zafferia. Così come previsto dalla direttiva
regionale, a Zafferia si è assistito in poche ore alla formazione di una importante ondata di piena del
torrente mista a detriti e fango che si è riversata sulla zona interessata”.
E c’è stata poi la risposta degli assessori Francesco Caminiti e Massimliano Minutoli: “Evidentemente il consigliere comunale Alessandro Russo forse era assente al momento della votazione del Piano comunale di emergenza, oppure non ha avuto la possibilità di approfondire il contenuto del documento. Nel merito dei quesiti posti all’amministrazione, occorre rispondere richiamando le stesse direttive che l’Autorità di Bacino mette in evidenza. Ossia che i rischi potenziali potrebbero essere aggravati dall’aumento della permeabilità che i terreni raggiungono a seguito degli incendi che li hanno attraversati. Ebbene, è quello che si è registrato nel Torrente Zafferia, che è esondato per l’improvviso ingrossamento del corso d’acqua. Il tutto per l’eccezionale quantità di acqua che si è incanalata negli impluvi e il cui tempo di corrivazione si è ridotto a causa dell’aumento della permeabilità del territorio generato dagli incendi”.
Continuano gli assessori alla Difesa del suolo e con delega alla Protezione civile: “È chiaro che lo scivolamento del materiale fangoso, proveniente anche da terreni privati posti a monte, si è sviluppato in poche ore mettendo in evidenza come la presenza di autovetture e altro materiale, posizionati in maniera irresponsabile nel greto del torrente, hanno contribuito ad acuire gli effetti dell’ondata di piena”.
Botta e risposta tra Russo e amministrazione su 7 quesiti
Caminiti e Minutoli rispondono a 7 quesiti posti da Russo.
- “L’individuazione delle perimetrazioni dei territori comunali coinvolti in incendi, che devono
essere monitorati, sono inserite all’interno del Piano per l’assetto Idrogeologico (Pai) e nella mappatura dei soprassuoli attraversati dal fuoco.
- Nell’ambito delle attività previste all’interno del Piano comunale di emergenza, in seguito
all’emanazione dei bollettini meteo da parte della Regione Siciliana, si provvede
all’attivazione dei Presidi territoriali curati dai geologi che hanno aderito alla convenzione
sottoscritta con il Comune. E il cui compito è quello di monitorare lo stato dei nodi idraulici e
critici inseriti all’interno del Piano per eventualmente segnalare le criticità da
affrontare per mitigare al massimo i potenziali rischi per il territorio e la popolazione
residente. - Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo, vengono segnalate le criticità eventualmente presenti e causate dalla presenza di materiali ingombranti o altro che potrebbero ostruire il regolare deflusso delle acque affinché i vari dipartimenti possano programmare ed effettuare gli interventi di
pulizia e rimozione del materiale presente, di qualsiasi natura esso sia. A tal proposito, si vuole evidenziare che quest’amministrazione ha un contratto d’appalto in corso con una ditta incaricata di effettuare gli interventi citati. E che, nell’ambito del contratto di servizio posto in essere con la società partecipata Messinaservizi Bene Comune, sono previste le attività di rimozione dei rifiuti posti negli argini dei torrenti e degli impluvi in genere. - Preso atto che il territorio comunale è attraversato da circa 72 torrenti e che nelle aree circostanti insistono insediamenti abitativi, il piano comunale di emergenza prevede che, laddove insistano piste di accesso o di attraversamento dei corsi d’acqua, in caso di allerta meteo di colore arancione, vengono attivate tutte le misure di emergenza volte ad assicurare l’assenza di veicoli o altri mezzi all’interno dei corsi d’acqua. E, ancora, s’interviene per inibire gli accessi ai torrenti attraverso il monitoraggio messo in atto dalla polizia municipale con il supporto eventuale delle associazioni di Volontariato. Ed è previsto un sistema di allertamento, con sirene che in caso di elevate piogge vengono attivate a distanza per allertare la popolazione residente.
- Le verifiche con apposite indagini per la contaminazione del suolo relativamente ai territori
attraversati dal fuoco, e in particolare negli areali a ridosso di sorgenti, acquedotti o
serbatoi di accumulo, sono effettuate periodicamente dai tecnici Amam con prelievi ed
analisi mensili. Nel villaggio di San Filippo si è prontamente intervenuti con puntuali verifiche alle potenziali situazioni di contaminazione. - Nel merito delle eventuali bonifiche dei siti colpiti da incendi di interfaccia, relativamente
alla presenza di residui di materiali combusti che avrebbero potuto ingenerare emissione di
diossina, ove gli enti preposti allo spegnimento ne ravvisassero la necessità di bonifica,
queste verrebbero prontamente eseguite attraverso i contratti di appalto in corso e in
collaborazione alla società di gestione dei rifiuti. - Si ribadisce che all’interno del piano comunale di protezione civile sono previste le attività
di informazione e allertamento della popolazione attraverso un sistema di allertamento
telefonico Alert system, nonché un sistema di allerta sonoro presente in ben 16 siti critici e
comandato direttamente dal Coc. La popolazione viene puntualmente informata sulle
norme comportamentali di protezione civile da tenere in caso di eventi critici attraverso il
sito istituzionale del Comune, le campagne di prevenzione come “Io non rischio” a cura delle associazioni di volontariato durante l’anno in scuole, parrocchie, piazze mentre. E le vie di fuga e le aree di emergenza contenute nel piano di protezione civile sono ben segnalate con la cartellonistica di emergenza posta nelle vicinanze dei siti a rischio”.
“Tutto chiacchiere e distintivo”, la pubblicità è l’anima della politica per farsi notare.