La doppia ordinanza del Comune di Messina e la campagna d'informazione già avviata si devono sposare con un'attenzione speciale da parte dei cittadini
MESSINA – Attenzione ai terreni incolti. La prevenzione degli incendi, prima di tutto, parte da lì, sensibilizzando i proprietari e intervenendo in caso d’abbandono. Non è possibile dimenticare l’estate 2023, funestata dagli incendi. E non era una novità. Da decenni subiamo le offese del fuoco come se fossero un destino ineluttabile. Quasi un anno dopo, a fine aprile, il Comune di Messina ha così lanciato una campagna antincendio con vigili del fuoco e Corpo forestale.
Un’iniziativa successiva all’ordinanza numero 64 del 13 aprile, Dipartimento comunale servizi ambientali. Ordinanza che si aggiunge a quella, tuttora in vigore, dell’amministrazione De Luca nel 2020 (numero 280), che intima ai proprietari di tenere puliti i terreni. In primo piano una serie di ordini, divieti e inviti, dal 15 maggio al 31 ottobre.
Il punto di partenza del provvedimento è rappresentato dalle misure di prevenzione contro gli incendi boschivi e d’interfaccia, ovvero dove l’area urbana e quella rurale s’incontrano. La premessa è scontata: “La stagione estiva comporta un alto rischio di incendi nei terreni incolti e/o abbandonati. Incendi di varia natura che possono apportare grave pregiudizio sia all’incolumità pubblica, sia al patrimonio boschivo e agricolo”.
Diventa così essenziale tenere i terreni puliti per ridurre al massimo il rischio di accensione e propagazione delle fiamme. Così come è essenziale un controllo costante del territorio da parte delle forze dell’ordine ma anche da parte dei cittadini e delle realtà associative impegnate a sostegno dell’ambiente.
Di sicuro, la doppia ordinanza del Comune di Messina e la campagna d’informazione già avviata si devono sposare con un’attenzione speciale da parte dei cittadini. Solo con una nuova consapevolezza diffusa, e collaborazione tra istituzioni e società civile, si può invertire la rotta.
Hai un terreno incolto e non te ne occupi? Prima la sanzione e poi la denuncia nel penale
Sottollinea l’assessore con delega alla Protezione civile Massimiliano Minutoli: “Noi siamo partiti in anticipo, rispetto anche alle direttive della Regione, proprio per potenziare il controllo di polizia municipale e guardia forestale. Qualora i proprietari dei terreni non dovessero rispettare le due ordinanze, scatterebbe la sanzione. E, in caso di ulteriore inosservanza delle regole, a carico degli inadempienti verrà inoltrata denuncia all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale”. Si parte con la sanzione e le multe, insomma, per poi arrivare al penale.
Con il provvedimento di aprile, il Comune ordina “ai proprietari, affittuari, conduttori e/o detentori a qualsiasi titolo dei fondi incolti ricadenti all’interno del territorio comunale di provvedere alla costante pulizia dei terreni e asportazione delle sterpaglie, rovi, rami e/o vegetazione secca di ogni genere o qualunque altro materiale di qualsiasi natura che possa essere fonte di incendio, specie quelli adiacenti le reti viarie di trasporto o zone urbanizzate, che rappresentano un serio e tangibile pericolo per la propagazione degli incendi”.
A questi obblighi si aggiunge il divieto assoluto di accendere fuochi dal 15 maggio al 31 ottobre. “considerato che la presenza di stoppie, fieno, rovi ed erbacce nei terreni incolti o boscati possono costituire causa di gravi pericoli di incendio. E si mette in evidenza, nell’ordinanza, “che la presenza di importanti quantità di residui vegetali sui suoli agricoli possono creare situazioni di pericolo sia in caso di incendi, sia in caso di forti piogge, mediante il trascinamento degli stessi nei canali di scolo e poi nei corsi d’acqua. Il tutto provocando ostruzioni e alterazioni delle capacità di deflusso, anche con conseguenza sull’assetto idrogeologico del territorio”.
Da Torrente Trapani al ponte sotto l’autostrada l’appello dei lettori: “Controllate”
Che il tema sia sentito lo dimostrano le numerose segnalazioni di terreni incolti e abbandonati, o potenziali tali, che stiamo ricevendo. Da un condominio zona Torrente Trapani, “oltre 20mila metri quadrati incolti lasciati senza cura da una ditta fallita”, sostiene un lettore, alla situazione sotto il ponte dell’autostrada Tremestieri, con case vicine.
Il senso della campagna è chiaro: nessuno deve tacere. Ne va della nostra incolumità. Ogni zona non curata va individuata e sottoposta alla verifica delle istituzioni per trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.
I numeri per le emergenze
I cittadini, in caso di avvistamento di un incendio, sono invitati “ad avvertire con sollecitudine uno dei seguenti numeri telefonici”:
- Numero unico emergenze tel. 112
- Corpo forestale della Regione Sicilia tel. 1515
- Comando Provinciale dei Vigili del Fuocotel. 115
- Centrale Polizia municipale di Messina tel. 090771000
- Servizio di Protezione civile Comunale tel. 09022866
- Dipartimento regionale di Protezione civile – Soris tel. 800404040.
Divieti nelle aree percorse dal fuoco
“Nelle zone boscate e nei pascoli percorsi dal fuoco vigono una serie di divieti:
- Per 15 anni non è possibile variare la destinazione d’uso;
- per 10 anni non si possono realizzare edifici e/o strutture e infrastrutture finalizzate ad
insediamenti civili ed attività produttive; - per 5 anni non si possono effettuare attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale
sostenute con risorse finanziarie pubbliche:
Nei soprassuoli delle zone boscate percorse dal fuoco è inoltre vietato per 10 anni il pascolo e la
caccia.
I soprassuoli percorsi dal fuoco sono censiti tramite apposito catasto incendi con le conseguenti
imposizioni dei divieti e delle prescrizioni di cui all’art. 10 della legge n. 353/2000″.