Messina. Parla l'assessore comunale con delega alla Protezione civile: "Bisogna rafforzare le sanzioni per chi non provvede alla pulizia dei terreni"
MESSINA – Da Contrada Casazza ai 32 bambini evacuati all’Oasi del sorriso. Notte e giorno con il Gruppo comunale di volontariato di protezione civile ad affrontare l’emergenza incendi a Messina. Se in termini di prevenzione, il sistema regionale ha mostrato tutte le sue falle e c’è davvero moltissimo da fare per invertire la rotta, l’assessore comunale Massimiliano Minutoli ha lavorato sul campo per coordinare gll interventi di soccorso ed ha attivato il Coc (Centro operativo comunale). Spiega al telefono l’assessore: “C’è stato un gran lavoro di squadra e di sinergia istituzionale: il Gruppo comunale, le forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, la Forestale, la prefettura, la Protezione civile regionale e i volontari arrivati da fuori, con il supporto di altri Comuni. E, ancora, Messina Social City, con l’assistenza agli scout che alloggiavano all’Oasi del sorriso, e Amam. Ognuno ha fatto la sua parte e queste collaborazioni a più livelli sono una risorsa per il futuro, perfezionando gli interventi”.
Per Minutoli, è stato “il lavoro immane di una squadra, di un gruppo di forze incredibili. Avevo avuto, come assessore, un’esperienza d’incendi nel 2017, a Calamona, Santo Saba e Spartà, ma nulla di paragonabile alla situazione di questi giorni. Da migliorare il sistema d’avvistamento dei piromani. Ci sono i volontari che monitorano le zone ma l’azione criminale ha creato queste devastazioni su più fronti. E il vento ha trasportato il fuoco da una zona all’altra: da Monte Ciccia a Guardia, Marotta e Masse, senza tregua. Noi, come Gruppo comunale, riusciamo a entrare con mezzi più piccoli lì dove i vigili del fuoco hanno difficoltà. Solo con la cooperazione tra più realtà ci si può salvare da emergenze di questo tipo”.
E sul piano della prevenzione? Per l’assessore, “occorre ad esempio rafforzare le sanzioni se non si provvede alla pulizia dei terreni. Noi, nel mese di maggio, abbiamo emanato un’ordinanza sindacale, stabilendo, in caso d’inosservanza, il reato previsto dall’articolo 650 del codice penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro, n.d.r.). C’è chi ha rispettato l’ordinanza e chi no. Alcuni proprietari vivono all’estero e spesso nessuno si occupa dei terreni. Ma è una priorità”.
Ahahahhahahah. Le sanzioni per i proprietari che già faticano a mantenere un terreno… Ma che dichiarazione mamma mia. Sicilia mia cara terra ti amo ma stai sempre peggio. Mi dispiace per tutti i siciliani onesti lavoratori che mantengono personaggi politici e dipendenti pubblici.
Se c’è un ordinanza simile, ed è palese che non sia stata rispettata visti i deludenti risultati, mi chiedo che significato possa mai avere propagandarla il giorno dopo il disastro. Se fai un ordinanza la devi saper fare rispettare; se la sbandieri il giorno dopo l’inferno e a momenti te ne vanti, sei proprio “stupendo” ( per non scrivere altro)
Le classiche cose incompiute, intanto faccio l’ordinanza così nessuno può dire che non ci siamo mossi, poi non controllo ma tanto non sarà colpa mia ma di qualcun altro perché io non ho personale per farlo.
Ma andatevene a casa, presentate le dimissioni in silenzio che fate più figura. C’è gente che ha perso tutto, noi abbiamo perso pezzi di Messina e di natura ma lui ha fatto l’ordinanza. Siamo nelle mani di nessuno e rimettiamo sempre queste persone sulle sedie