Il Comune di Motta d'Affermo chiede lo Stato di calamità alla Regione

Il Comune di Motta d’Affermo chiede lo Stato di calamità alla Regione

Salvatore Famularo

Il Comune di Motta d’Affermo chiede lo Stato di calamità alla Regione

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mercoledì 22 Giugno 2016 - 09:15

Il sindaco Marinaro ha chiesto al Consiglio comunale di deliberare la richiesta dello Stato di calamità naturale per i danni immani causati dall'incendio del 16 giugno scorso che ha distrutto un vasto territorio del comune di Motta, ferito 2 persone, di cui 1 in maniera grave e incenerito un'intera falegnameria.

L'amministrazione comunale di Motta D'Affermo ha chiesto lo Stato di calamità naturale per gli incendi del 16 giugno scorso che hanno devastato un vasto territorio del comune montano coltivato soprattutto a ulivi e nocciole e dove ha ridotto in cenere un’intera falegnameria e ferito due persone, di cui una in maniera grave.

Alla seduta del Consiglio comunale, straordinario ed urgente, di lunedì 20 giugno scorso, in cui si è deliberata la richiesta dello Stato di calamità naturale alla Regione, dopo i danni immani che l'incendio ha provocato nel territorio di Motta e non solo, erano hanno preso parte anche il vice sindaco di Mistretta, Vincenzo Oieni e il sindaco di Pettineo, Giuseppe Liberti; alcuni rappresentanti delle Forze dell'Ordine, una nutrita rappresentanza di cittadini di Motta e il giovane falegname Nino Lipari, accompagnato dalla moglie, il quale ha subito la perdita totale della sua impresa totalmente distrutta dalle fiamme.

Proprio per il giovane artigiano, di origini mistrettesi ma operante nel comune di Motta, nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Mistretta, assieme ad un gruppo di amici dello sfortunato falegname, salvatosi solo perchè nel momento in cui le fiamme hanno aggredito il suo opificio si trovava fuori per una consegna, hanno aperto una sottoscrizione per riaccendere una speranza alla famiglia del giovanissimo artigiano del legno.

Gratitudine è stata espressa dal primo cittadino di Motta, Nunzio Marinaro per quanti si sono prodigati, sprezzanti del pericolo, per salvare abitazioni e vite umane, a cominciare dai propri giovani, i Carabinieri, la Protezione civile, la Guardia forestale. Anche il Comune di Mistretta ha mandato, durante le drammatiche fasi degli incendi di Motta, il proprio modulo di Protezione civile a dare man forte agli amici mottesi.

(Salvatore Famularo)

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