Situazione delicata perché in zona ci sono residuati bellici
MESSINA – Un altro weekend d’incendi a Messina. Vigili del fuoco, Forestale e polizia metropolitana in azione oggi a Salice. Tutto è partito da alcune sterpaglie in fiamme e l’incendio si è propagato. In particolare, è andato a fuoco il bosco della Candelora. E l’incendio ha richiesto l’intervento di un elicottero della Forestale.
Tanti i lanci d’acqua in una “zona rossa”, ovvero dove sono presenti residuati bellici. Da qui la necessità d’intervenire con attenzione e dall’alto.
Immagine di repertorio dei vigili del fuoco.
Cominciamo adesso con gli incendi! Ma controlli ferrati su tutte le zone sensibili no? Perché di certo non avvengono per caso questi incendi e queste carogne che distruggono ettari di vita vegetale ed animale e, a volte, hanno ucciso persone, sono una delle cause della siccità in Sicilia! Maledetti!
Resta il solito, annuale discorso : nessuna pulitura del sottobosco, nei mesi precedenti. In questo modo si forma il materiale che serve per alimentare gli incendi, cui poi, nelle condizioni opportune (come quelle attuali), si da fuoco. Non mi meraviglia, dato che, purtroppo, si è preferito mettere come Dirigenti, personale che non è Laureato in Scienze Agrarie e Forestali, ma possiede altre qualifiche (qualche testa a Palazzo dei Normani, dovrebbe spiegarne o chiederne i motivi). Tornando al Bosco della Candelora : fu una delle direttive di ripiegamento delle Forze dell’Asse nell’estate del 1943. Vi sono quindi , interrati, ancora numerosi residuati bellici, con le conseguenze intuibilli da parte di chiunque, sopratutto in caso in incendio. Ricordarsi, ove si senta il crepitio di proiettili ,di gettarsi a terra.