Il sindaco di Messina De Luca denuncia: falsificato a sua insaputa un atto alla base dell'inchiesta sulle nomine all'Amam
Il sindaco di Messina Cateno De Luca denuncia l’intervento di una “mano ignota” nella domanda presentata dall’architetto Loredana Bonasera per parte del consiglio di amministrazione dell’Amam, retrodatandola di circa un anno rispetto all’effettiva presentazione.
Il documento è stato consegnato agli investigatori ieri durante l‘interrogatorio dello stesso primo cittadino come indagato d’abuso d’ufficio nell’inchiesta sulle nomine all’Amam.
Sarebbe falso, appunto, secondo De Luca e il difensore, l’avvocato Carlo Taormina, che ha presentato denuncia per individuare l’autore del “fattaccio”.
Una vicenda che ricorda tanto la “manina” invocata da Di Maio quando, nel 2018, nel decreto fiscale fu inserito il condono, all’insaputa del Governo, secondo il leader del M5S.
“Ho ricevuto incarico dal Sindaco di Messina, onorevole Cateno De Luca, di presentare denunzia contro ignoti per la falsificazione di un atto pubblico prodotto ieri in sede di interrogatorio”, spiega Taormina, che precisa di seguito:
Esso è base e causa del procedimento penale aperto a carico del Sindaco che è accusato di aver, in data 27 luglio 2018, scelto i componenti del consiglio di amministrazione dell’AMAM senza rispettare il principio delle quote rosa per il quale era necessario nominare almeno una donna, in particolare nominando un componente in sostituzione di un componente di genere femminile individuato nel rispetto del principio della parità di genere e cioè dell’architetta Bonasera.
La documentazione prodotta ed acquisita dalla magistratura inquirente ha dimostrato che l’architetta Bonasera aveva presentato domanda solo l’anno successivo quando fu effettivamente nominata dal Sindaco nel nuovo consiglio di amministrazione AMAM, ricostituitosi dopo il suo scioglimento. La diversa opinione della procura di Messina è stata determinata dalla falsificazione di un atto pubblico.
Una mano ignota, all’indomani dell’insediamento del sindaco De Luca, appose sul documento la data del 19 giugno 2018 in luogo di quella vera del 19 giugno 2019, facendo così risultare che l’architetta Bonasera avesse presentato domanda e fosse stata deliberatamente scartata scegliendo consiglieri tutti di sesso maschile nel precedente consiglio di amministrazione nominato il 27 luglio 2018.
La scoperta della falsificazione è stata resa agevole anche dalla svista dell’autore della alterazione, che non si è accorto che alla data del 19 giugno 2018, l’on De Luca non era ancora il sindaco di Messina essendosi insediato qualche giorno dopo e ciò anche a definitiva dimostrazione della sua estraneità ai fatti contestatigli.
Spetta ora all’Autorità giudiziaria dare atto della piena correttezza nell’operato del Sindaco De Luca ed individuare il responsabile della intenzionale e malvagia trappola intentata ai suoi danni molto probabilmente legata all’opera di pulizia intrapresa nella amministrazione comunale ereditata dal passato.
“Il sindaco De Luca riserva ogni iniziativa giudiziaria nei confronti dell’artefice della falsificazione manifestando fiducia nell’operato della magistratura.” gli ha fatto eco il primo cittadino
Ma guarda un pò che cosa arrivano a pensare ed a fare per arrecare del male al nostro Sindaco, pure l’uomo nero ci si mette per buttare fango sulla sia illustre ed assolutamente trasparente persona, sempre vittima innocente di infondate assurde e crudeli inchieste giudiziarie.