Domani pomeriggio il magistrato conferirà l’autopsia al medico legale, che sarà effettuata all’obitorio del Policlinico. Soltanto i risultati degli esami potranno chiarire che cosa ha provocato la morte del bambino e perché. Dall'ospedale parlando i meningite fulminante.

Sarà l'autopsia a chiarire cosa ha fermato prematuramente il cuore del bimbo di soli 10 mesi, morto ieri al Policlinico. Una fine fulminante e inspiegabile, secondo i genitori, che vogliono capire se il piccolo è morto per colpa di qualcuno, durante il disperato ricovero in ospedale. Il Policlinico ipotizza una meningite fulminante, la Procura invece attende i risultati dell'esame medico legale, che sarà affidato con buona probabilità al dottore Giovanni Andò, domani pomeriggio.

Il pm Antonio Carchietti, titolare del caso, ha iscritto nel registro degli indagati, con l'ipotesi di omicidio colposo, una lunga serie di camici bianchi, tutti quelli che si sono occupati del piccolo di Scaletta Zanclea, sia quelli che lo hanno soccorso in prima battuta come quelli che lo hanno sottoposto agli esami strumentali. Si tratta di un atto dovuto, a tutela dei medici stessi, per permettere loro di partecipare con le garanzie di legge agli atti irripetibili – come l'esame autoptico appunto. Al momento però non sembra possibile ipotizzare, anche soltanto a grandi linee, una catena di responsabilità, tracciabile soltanto dopo i risultati dell'esame.

Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal dirigente Francesco Oliveri, sono al lavoro già da ieri per ricostruire quelle tragiche ore che vanno dall’arrivo del piccolo alla struttura di Viale Gazzi alla sua morte. I poliziotti hanno già sequestrato la cartella clinica, ascoltato i genitori originari di Scaletta nonché i medici che ieri mattina si trovavano lì. Secondo quanto emerso, il piccolo stava male da diversi giorni. Febbre alta, vomito, diarrea. Ieri mattina un peggioramento e la decisione, da parte di mamma e papà, di portarlo al Pronto Soccorso del Policlinico, intorno alle 8.30. La prima visita e la decisione, da parte del medico, di richiedere un ricovero in pediatria. L'attesa, poi il peggioramento drastico. Alcuni rianimatori del Reparto Intensivo cercano di salvare il bimbo in tutti i modi. Dopo le 10.30, l’ultimo respiro.

Ma com’è morto il piccolo? Perché le sue condizioni si sono aggravate tanto da provocare l’arresto cardiaco? Un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvarlo? C’è la responsabilità materiale di qualcuno? E’ stato fatto il possibile per strapparlo alle braccia della morte? Domani pomeriggio il Sostituto Procuratore Carchietti conferirà l’autopsia al medico legale, che sarà effettuata all’obitorio del Policlinico. Soltanto i risultati degli esami, in definitiva, potranno chiarire che cosa ha provocato la morte del bambino e perché. In queste ore di attesa, tutta la piccola frazione di Scaletta e l’intera città di Messina si unisce al dolore di mamma e papà. La famiglia si è affidata all'avvocato Fabrizio Alessi, mentre gli indagati sono difesi dagli avvocati Valteri Militi, Valeria Lisuzzo, Antonio Noè, Piera Basile, Davide Cocivera, Salvatore Giannone, Vittorio Affannato, Giuseppe Puglisi Guerra.

(Veronica Crocitti)