Il proprietario-presidente, il direttore sportivo e l'amministratore delegato del Messina si dicono estranei ai fatti. Il riferimento è alla partita casalinga contro l'Ischia dello scorso 19 aprile, terminata 1-1, che i giallorossi avrebbero dovuto vincere per ottenere la salvezza
Tra gli indagati nell’operazione ”I treni del gol” – scrive l’Ansa – vi sono anche il proprietario ed il direttore sportivo del Messina calcio Pietro Lo Monaco e Fabrizio Ferrigno, l’ad del Messina Calcio Alessandro Failla, il calciatore del Livorno Alessandro Bernardini, del Varese Riccardo Fiamozzi, del Trapani Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin.
Per il Messina, il riferimento è alla partita casalinga contro l’Ischia dello scorso 19 aprile, terminata 1-1, che i giallorossi avrebbero dovuto vincere per ottenere la salvezza.
Pronta la replica della società: “L’Acr Messina – si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale – rende noto di prendere atto per quanto emerso oggi, in sede di conferenza stampa, circa le attività di indagine effettuate dalla Procura di Catania e ritiene doveroso precisare la totale estraneità ai fatti contestati dei propri tesserati fermo restando la massima disponibilità a collaborare con l’Autorità Giudiziaria per quanto di eventuale propria competenza”.