Per Gaetano Forestieri, finanziere di 32 anni, le accuse mosse dal Pm sono di omicidio stradale e competizione non autorizzata.
Sono finiti tutti dentro il fascicolo aperto per la tragica morte di Lorena Mangano gli elementi necessari per sostenere le accuse contro i due “conducenti folli” Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo. A quasi quattro mesi di distanza dalla notte in cui la ventitreenne è rimasta vittima di un incidente avvenuto lungo il Corso Garibaldi, in piena notte, il Sostituto Procuratore Marco Accolla ha chiuso le indagini preliminari in attesa della formulazione del rinvio a giudizio.
Per Gaetano Forestieri, finanziere di 32 anni, le accuse mosse dal Pm sono di omicidio stradale e competizione non autorizzata, mentre per Giovani Gugliandolo, pasticcere di 26 anni, si configurano i reati di competizione non autorizzata, cooperazione con Forestieri e omissione di soccorso.
Nel fascicolo di Accolla sono stati inseriti video delle immagini di videosorveglianza, testimonianze, perizie effettuate sulle tre macchine coinvolte nel drammatico incidente (la Panda su cui viaggiava Lorena con i tre amici, l’Audi TT di Forestiere che ha impattato violentemente la macchina della ragazza e la Fiat Abarth 500 di Gugliandolo che, secondo le accuse, quella notte gareggiava lungo la via Garabaldi proprio con il finanziere).
Era la notte del 25 giugno. Lorena Mangano, insieme a tre amici, aveva appena superato il semaforo di via Torrente Trapani e stava per immettersi lungo la via Garibaldi quando un’Audi TT, a velocità sostenuta, aveva prima tentato la frenata e poi aveva impattato contro la Panda guidata dalla ragazza originaria di Capo d’Orlando. Le condizioni della giovane erano subito apparse disperate e il suo cuore smise poi di battere tre giorni dopo nel Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Policlinico.