Il sindacato ripercorre i problemi dei lavoratori del Centro, il braccio di ferro col Policlinico e la vertenza
Messina – Il sindacato Usb interviene sulla vicenda relativa al Cento riabilitativo Nemo Sud, dopo l’inchiesta della Procura di Messina che ha portato alla sospensione di 4 persone. La sigla dei lavoratori ripercorre la propria “pagina” della vicenda, relativa al braccio di ferro con il Policlinico e le molte richieste di chiarimenti avanzate in tempi “non sospetti”, rispetto all’avvio dell’indagine.
Le denunce dell’Usb
“L’Usb lo ha sempre sostenuto e denunciato e aveva ragione- scrive Rosa Lisitano – Negli anni abbiamo chiesto spiegazioni, su come e su quali fondi l ‘Aou elargiva servizi e presidi a quella società, senza avere riscontri, evidentemente erano troppo sicuri di quello che facevano. Ma ad un certo punto i fondi aziendali si cominciano a prosciugare, con tutte le conseguenze che a caduta si verificarono in tutti i settori.
I soldi chiesti indietro ai lavoratori
“Nel 2018 accade una cosa inaudita. Per sanare in parte questo buco i vertici aziendali hanno pensato a una genialata, certo mal consigliati ma completamente sicuri di averla vinta. Far sanare gli ammanchi ai lavoratori, chiedendo indietro 10 anni di festivi infrasettimanali lavorati e di cui ne contestavano la validità e addirittura il danno erariale. E potevano riuscirci se non ci fosse stato L’Usb, dato che gli altri sindacati allora in Azienda avevano avvallato la tesi aziendale”.
La lotta sindacale
“La lotta dell’Usb inizia qui. Contro tutti e tutto con l’aiuto dell’avvocato Fabrizio Cristadoro che ha abbracciato la nostra tesi e che ringraziamo pubblicamente a nome di tutti i lavoratori, abbiamo vinto. E non era una vittoria scontata. Non c’era stato nessun danno erariale, il pagamento dei festivi infrasettimanali spettava ai lavoratori ed è stato ripristinato e a breve riceveranno gli arretrati non pagati dal 2018. La lotta paga e l’Usb sarà sempre a fianco dei lavoratori in loro tutela”.