La parola passa ai quattro manager indagati nell'inchiesta sui rimborsi dell'Asp. Possono difendersi o tacere
Cominciano i confronti tra le persone coinvolte nell’inchiesta sui rimborsi dalle case di cura messinesi e il giudice per le indagini preliminari che ha firmato i provvedimenti dello scorso 23 ottobre, sfociati nell’operazione DRG.
Il giudice Tiziana Leanza oggi incontrerà i manager delle strutture per l’interrogatorio di garanzia. Ovvero Emmanuel Miraglia del gruppo Giomi, Gustavo Barresi di Villa Salus, Domenico Francesco Chiera della Cot.
Toccherà a loro decidere se offrire la propria versione dei fatti, difendendosi già in questa prima fase, o avvalersi della facoltà di non rispondere. Per loro la Procura aveva chiesto i domiciliari, ma lo stesso giudice ha detto no, disponendo la sola sospensione temporanea dalle attività.
Successivamente toccherà anche alla ex ispettrice dell’Asp Maria Giuliana Fazio. Anche per lei era stata chiesta la misura cautelare, richiesta revocata dalla stessa Procura prima del “blitz” perché nel frattempo la dirigente è andata in pensione.
Nelle prossime settimane, fino a fine ottobre, saranno interrogati dalla Procura anche gli altri indagati, 25 tra medici e collaboratori Asp. Nell’elenco degli avvisi di garanzia, le stesse società che gestiscono le case di cura finite sotto la lente della Guardia di Finanza di Messina
E ALL’ASP SCOPPIA IL “CASO MANGANO”
Al suo posto era stato nominato, proprio pochi giorni fa, Santi Mangano, suo ex collaboratore ed anche lui indagato, in questa fase. “Valuteremo se provvedere ad una sostituzione”, ha annunciato il commissario dell’Asp 5 Dino Alagna.