E' morto in nottata Emanuele Chiarenza, il giovane 32enne rimasto vittima di uno scontro violentissimo che si era verificato domenica sera, intorno alle 18.30, sulla via Consolare Pompea.
Non ce l’ha fatta Emanuele Chiarenza, il trentaduenne che, domenica sera, era rimasto coinvolto in uno scontro auto-moto sulla via Consolare Pompea, all’altezza di Fiumara Guardia. Impatto violentissimo quello che si era verificato intorno alle 18.30, dinnanzi alla Chiesa di Grotte, quando in sella alla sua Suzuki il centauro aveva impattato contro una Lancia Y che, secondo la ricostruzione, stava per uscire dal posteggio.
La conducente dell’auto, una donna 49enne di origine srilankese, era rimasta illesa mentre le condizioni del ragazzo erano subito apparse gravissime. Immediatamente trasportato da un’ambulanza del 118 nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Papardo, i medici si erano riservati la prognosi.
Sul posto, gli agenti della sezione Infortunistica erano subito intervenuti per i primi rilievi e per ricostruire le dinamiche del sinistro. La moto era stata sequestrata e messa a disposizioni per ulteriori indagini.
Da domenica sera, per la famiglia e gli amici più stretti del ragazzo, sono stati giorni di angoscia e di preghiera. Per Emanuele, quattro giorni di agonia fino a quando, all’alba, il suo giovane cuore ha smesso di battere.
Anche a me qualche giorno addietro una donna sri lankese stava per farmi ammazzare.
Io scendevo con l’auto e lei guardava dalla parte opposta e veniva fuori con l’auto da un parcheggio,
Sono un pericolo come lo sono i loro uomini con le moto!
Annativinni a casa!!!
Senza voler scadere nel razzismo, che non è mai una bella cosa, però devo dire in base alla mia esperienza di automobilista/motociclista, che effettivamente questi srilankesi guidano in modo “allegro”.
Più che altro sono imprevedibili nel loro guidare, non è che vadano veloci, generalmente, ma non sai mai cosa aspettarti, e infatti ogni volta che mi accorgo di uno di loro alla guida di un mezzo, gli sto prudentemente a (molta) distanza di sicurezza.
Seriamente bisognerebbe però capire una cosa: questi la patente dove la pigliano? In Italia oppure hanno quella del loro Paese che gli viene riconosciuta?
Perché in questo secondo caso si spiegherebbero molte cose.
Probabilmente è gente che prima di venire qua non guidava oppure guidava raramente e magari su strade poco trafficate per cui sono poco abituati al traffico cittadino.
Sarebbero opportuni adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine, solo così si possono prevenire certe situazioni.
In una settimana una maitress, un clan di dodici malavitosi, ed una assassina al volante.
Forza SriLanka…. vi state davvero “integrando” benissimo