Un incidente mortale è avvenuto intorno alle 17,30 in via La Farina. La vittima un macellaio 63enne, Natale Lembo. L'uomo stava attraversando la strada quando, per cause ancora da accertare, è finito sotto le ruote di un camion. Il commerciante è morto sul colpo sotto gli occhi della moglie e di decine di passanti.
E’ morto sotto gli occhi della moglie e di tanti passanti che in pieno pomeriggio affollano la via La Farina. Una fine atroce quella di Natale Lembo, 63 anni, titolare di una macelleria proprio di fronte all’Istituto Nautico “Caio Duilio”. L’uomo, uscito dal negozio, stava attraversando la strada per buttare la spazzatura nei cassonetti che si trovano accanto all’istituto scolastico. In quel momento è sopraggiunto un camion adibito al trasporto gas per conto del servizio ospedaliero di Vibo Valentia. Il mezzo pesante ha centrato in pieno il macellaio e lo ha trascinato per una decina di metri senza lasciargli scampo. Lembo è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione Infortunistica della Polizia Municipale.
Maledetti bxxxxxxxx!
Cosa c’è da accertare? Camion e TIR a Messina la fanno da padroni sfrecciando per le nostre vie come se fossero utilitarie, tanto sanno che nessuno controlla…..
Finchè Messina continuerà a essere una servitù di passaggio dei traghetti dei Franza e delle FS, questa sarà la normalità. Pensateci quando andrete a votare… PECORONI !!!
Abbiamo un altro liceo in città ?
Vivo da 45 anni (avevo 5 anni) nella zona e’ abbiamo con questa tragedia, purtroppo non è la prima, toccato il fondo .
La zona è un disastro zero attraversamento pedonale (non ci sono strisce delineate) la mattina per accompagnare a scuola i bimbi si fanno percorsi mortali fra motorini macchine posteggiate sui residui delle striscie pedonali, macchine ad ogni dove, mootorini sulle banchine, prostitute in notturna lungo la strada con fracasso di avventori e quant’altro, alberi che oscurano la nuova illuminazione grazie a quello scienziato che ha piantato gli alberi frondosi in uno spartitraffico di cemento..
Ma dove sto? in pieno centro a due passi da piazza Cairoli, un jungla d’asfalto. dove siamo a Messina . Una stanchezza e una amarezza mi attanaglia ed una malinconica incavolatura. Mi dispiace per il povero signor Lembo… e per la famiglia . Mi preoccupo molto per tutta la comunità residente, una zona abbandonata a se stessa, siamo in mano al traffico gommato.
Abbiamo diritto a maggior rispetto , abbiamo diritto di vivere e morire non sotto le ruote dei camion , e di portare i nostri figli a scuola in sicurezza….Quando un giorno ho chiesto ad un signore sulla via la Farina con l’auto tranquillamente posteggiato sulle striscie che non potevo attraversare coi mie due figli e gli ho detto se gli sembrava regolare , mi ha risposto : ma lei non fa qualche trasgressione ” L’incivile stava accompagnando suo figlio a scuola… Chi ridarrà alla famiglia la gioia di godersi un congiunto sottratto da un mezzo pesante ??? Bisogna cambiare , dobbiamo protestare di piu’ e con efficacia senza eccedere ma non si puo’ morire così…Mi dispiace non solo perche’ lo conoscevo, ma perche’ ho timore , per i miei figli, quel timore che pervade chi sa che deve difendersi da solo….
Sono anni che ho ingaggiato un corpo a corpo con chi ha urbanizzato questa città, facendola stuprare giornalmente oramai negli anni da milioni di TIR, responsabili morali delle morti e dell’inquinamento inflitti ai messinesi.Scrissi che i TIR stanno devastando l’economia e la salute di chi opera e vive in via La Farina e viale Europa, dopo averlo fatto per decenni con il viale Boccetta. E’ facile dimostrare dal punto di vista economico,che l’attraversamento dello Stretto ha impoverito e impoverisce i messinesi, anche quelli che vi lavorano, mentre da risorse finanziarie e profitti enormi, investiti per la maggior parte fuori dalla città di Messina. SI, in questa vicenda dell’attraversamento dello Stretto, siamo stati e siamo BUDDACI, TUTTI nessuno escluso.
Premesso che si tratta di una tragedia che lascia sbigottiti e la cui dinamica dovrebbe, ancora una volta e con maggiore veemenza se possibile, spingerci a trovare la soluzione definitiva al dominio incontrastato dei TIR a Messina. Per cui via del mare, potenziamento degli approdi a Tremestieri e soprattutto controllo del territorio, troppe macchine in doppia fila, troppa indisciplina tollerata da pochi e spauriti vigili urbani. Premesso tutto ciò però mi chiedo, soprassedendo sulla “promozione” dell’ITN Caio Duilio a Liceo, ma che titolo è “Camion STRITOLA un pedone”!!! e perché non MACIULLA O SPAPPOLA… ma siamo matti, che giornale siete? Sembra una scambio di battute da bar!!!!!
Grazie ai CANI CHE NON CONOSCONO PADRONE !!!!!!!!!!!!!!!!!
Parole di affetto e cordoglio per la famiglia Lembo, sicuramente, ma che non restituiranno un padre ai propri figli ne’ un marito alla propria moglie.
Faremo l’ennesima fiaaccolata per ricordare e protestare per una morte assurda che non ha senso? La morte puo’ anche avere un senso…ha un senso se ci si sacrifica per il prossimo, ha un senso se la si offre in nome di una giusta causa..puo’ anche avere un senso se la si accetta come naturale fine dei nostri giorni terreni.
Ma cosi? che senso ha? perche’ dobbiamo rischiare la vita quotidianamente e morire come se fossimo in un campo di battaglia. Lo sanno tutti cosa significa vivere in zone dove il traffico gommato pesante ti opprime, ti sfida, ti minaccia. Non esagero…nel dire che e’ una minaccia, se attraversi la strada rischi la pelle se non hai tutti i sensi al 100% attivi..e devi essere “giovane”, per avere riflessi pronti, ma se se anziano o disabile, beh se ti va bene,la prossima volta, statisticamente, potrebbe toccare a te.
Dott. Croce, firmi un’ordinanza che interdica per sempre l’attraversamento dei mezzi gommati pesanti in questa massacrata e vilipesa citta’, Lei puo’farlo, non potra’ dare il lavoro a chi non ne ha, non potra’ fare miracoli, ma non chiediamo questo, chiediamo solo di poter vivere e non di morire ammazzati.
Purtroppo si parla delle nefandezze di questa città quando accadono fatti come l’incidente mortale di oggi sulla via La Farina, peraltro conocesco il povero sig. Lembo, per cui faccio le condoglianze alla famiglia. Ma ciò che voglio mettere in evidenza è il fatto che sulla via La Farina, ed in partciolare, sul fronte antistante il cantiere dove sta sorgendo il palazzo Colapesce, bisogna camminare letteralmente sulla carreggiata per circa 60 metri, in quanto la panchina è stata inghiottita dal cantiere e recintata; col pericolo di essere investiti dalla auto dai camion o dalle moto, quando non vi sono mezzi in sosta. Figuratevi che non hanno messo neanche un segnale di divieto di sosta.
E allora se può signor Commissario Croce faccio qualcosa di buono Lei, considerato che chi ci governa pensa ad altro , in genere, piuttosto che alla sicurezza dei cittadini .
ci vuole il morto per parlare per un pò di tempo di questo problema ultradecennale, poi tutto torna come prima… detto alla messinese: amara chu muri…
profondo e sincero cordoglio alla famiglia, anche se non li conosco. altrettanto per questa città… che conosco amaramente troppo bene…
Quanti messinesi devono ancora morire per far muovere le forze dell’ordine, quando si finirà con la sosta selvaggia, con il correre con l’anarchia assoluta che regna in questa citta, se questo mezzo doveva imbarcare perché non lo ha fatto a tremestieri ? Ma inutile parlare questa notte si piange un padre un marito un amico……………..
Un altra vittima di morte a casa nostra. Passano, ci invadono le strade, ci massacrano e se ne vanno senza lasciare un soldo. Maledetti interessi!
mi dispiace moltissimo, purtroppo non siamo nuovi a queste tragedie.Un’altra vittima inocente di una vergognosa situazione che in una città civile non dovrebbe nemmeno essere immaginabile, invece siamo a Messina. A mio avviso il prefetto e il comandante dela PM, dovrebbero dimettersi subito. Stendo un velo pietoso sui responsabili politici, che probabilmente prenderanno un bel po di voti grazie ai soliti buddaci con la memoria corta
La via La Farina è l’unica strada nel mondo, dove pur avendo tre corsie, si cammina in una sola corsia. La doppia fila è l’ordinario ed a volte anche la tripla fila. A questo si aggiunge il passaggio dei tir e questa è la triste realtà. Ed a pagarne le spese sono sempre i cittadini.
frequento poco la via La Farina,perchè mi sono reso conto della sua pericolosita’,scelgo strade laterali.Ma vi giuro che in 30 anni di guida non ho mai visto su tale via un vigile urbano.Ho visto solo macchine a doppia e tripla fila.Messina ha avuto il privilegio (forse) di avere per molti anni un commissario per l’emergenza traffico,quindi si poteva approfittare per far nascere la via del mare,ma mai e poi mai hanno voluto affrontare questo tema.evidentemente i sindaci/commissari avevono altri interessi…da quello che interessa ai cittadini.
E’ davvero pericolosissimo quel viale, poca illuminazione, macchine parcheggiate in 3 file, non vengono rispettati, si rischia la pelle in continuazione…. Si vuole fare qualcosa per evitare queste catastrofi?
Dobbiamo ogni giorno ringraziare i nostri politici che negli anni hanno fatto ben poco o niente per eliminare il transito dei tir in citta’,ogni morto di questa citta’ e sulla coscienza di tutti quelli che negli anni hanno governato solo per i loro interessi e non per il bene della citta’.
Questa sarebbe solo una citta’da abbondonare….per tutto.