Tanti i cittadini “in pellegrinaggio” per osservare da vicino la portacontainer HC Rubinta incagliata sul litorale di Ganzirri, tra stupore, meraviglia e curiosità. Proseguono le indagini per accertare la dinamica dell’incidente
Gli ingredienti non cambiano: c’è l’isola, c’è la nave, ci sono gli scogli, c’è lo stupore, ci sono le immancabili foto di rito con alle spalle il gigante arenato. A fare da cornice, in riva allo Stretto, una splendida giornata di sole di e di cielo azzurro. Sembra incredibile, eppure nel giro di qualche mese ecco che capita di ritrovarsi a parlare dell’ennesimo, anomalo, incidente occorso ad una nave. Questa volta di mezzo non c’è nessuna crociera, ma “solamente”, si fa per dire, la gigantesca porta container Hc Rubina (battente bandiera Antigua) che ieri sera, per cause ancora in corso di accertamento, è uscita completamente fuori rotta andando a sbattere contro gli scogli del litorale di Ganzirri. Il peggio è stato fortunatamente scongiurato, nessuna conseguenza per i 16 membri dell’equipaggio, ma soprattutto situazione sotto controllo, paura a parte, per gli abitanti delle case che hanno trascorso un sabato sera decisamente insolito e movimentato. E proprio loro, questa mattina hanno raccontato impressioni e sensazioni ai tanti giornalisti che si sono recati sul luogo dell’incidente per cercare di capire e ricostruire, grazie alle dichiarazioni degli “addetti ai lavori”, la dinamica dei fatti.
Sulla vicenda sono state già aperte due diverse inchieste, una della Procura e l’altra della Guardia Costiera. Il cargo, che era vuoto, proveniva dal porto turco di Iskenderun ed era diretto a Marina di Carrara. La nave, lunga 126 metri, si trova ora arenata sugli scogli; sul posto stanno operando la Guardia Costiera e i rimorchiatori che hanno escluso l’eventualità di un affondamento. Lo scafo, infatti, è fortunatamente riuscito a rimanere in bilico evitando tutte le problematiche conseguenze che si sarebbero verificate nel caso in cui si fosse verificato lo scivolamento in acqua. Secondo le prime indagini il Vts (Vessel Traffic Service), sistema realizzato per controllare il traffico marittimo, ha piu’ segnalato che la nave era fuori rotta ma le ripetute chiamate all’equipaggio non hanno avuto alcuna risposta fino al momento dell’incidente.
Centinaia, intanto, le persone che per tutta la giornata si sono recati (e si recheranno) a vedere di persona il “bestione arenato”, tutti animanti dalla voglia di poter dire “Io c’ero, l’ho visto”. Un via via continuo anche dalla terrazza dell’abitazione in perfetta traiettoria, evidentemente fuori rotta, della nave: la sensazione, e le foto parlano chiaro, è quello di assistere in presa diretta al film che racconta la storia di un tragico naufragio. Ad “allietare” la visione non ci saranno pop-corn e patatine, ma coni e coppe gelato che verranno acquistate dai tanti “visitatori” in una classica e piacevole passeggiata domenicale, per essere poi consumate di fronte al gigante dormiente. Perché, come affermato da uno dei tanti pescatori del villaggio marinaro, «almeno ci sarà un po’ di turismo anche a Ganzirri». (ELENA DE PASQUALE)
(FOTOGALLERY DINO STURIALE)