"Le tracce delle fognature, dei cavidotti e dell’acquedotto (rispettivamente linee bianche, linee rosse e linee azzurre) sono state riportate in campo, su asfalto, con vernici di analogo colore"
Disagi a S. Teresa di Riva, dove nel corso dei lavori di metanizzazione sul lungomare si è rotta la condotta fognaria. L’incidente ha fatto registrare cattivi odori e fuoriuscita di liquami. Il geologo Salvatore Caruso, direttore tecnico della ditta che nei mesi scorsi ha eseguito la mappatura dei sottoservizi sul territorio comunale, ha precisato che la condotta era stata segnalata nella mappa e documentata con immagini fotografiche. “Il tubo intercettato durante gli scavi di metanizzazione dalla ditta esecutrice – spiega Caruso – in corrispondenza di via Del Lavoro angolo Via Lungomare, è stato regolarmente rilevato nelle mappe che il Comune ha trasmesso all’impresa esecutrice.
A dimostrazione di ciò – aggiunge – c’è un’immagine delle mappature già consegnate alla ditta che esegue gli scavi, proprio dell’incrocio in questione da cui si evince la presenza di un pozzetto censito con codice TBB 125, da cui dipartono ben 5 tracce (colore bianco) tutte relative a condotte fognarie: 3 sono longitudinali al lungomare e due, trasversali, si immettono su via del Lavoro. Non solo, le tracce delle fognature, dei cavidotti e dell’acquedotto (rispettivamente linee bianche, linee rosse e linee azzurre) sono state riportate in campo, su asfalto, con vernici di analogo colore, come dimostra la foto allegata che riprende proprio l’operatore dei rilievi in corrispondenza dell’incrocio in questione, che ha tracciato con vernice bianca le condotte afferenti dalla botola della fognatura. Oltre la direzione dei tubi, sull’asfalto – incalza il geologo – venivano anche indicate le profondità dei rami tubi fognari (la foto è stata eseguita sicuramente prima dell’intervento della ditta, come dimostra l’assenza di scavi di metanizzazione)”.
Caruso ha infine sottolineato che “la mappatura dei sottoservizi relativi al territorio comunale, oltre che costituire uno strumento di conoscenza del territorio e di supporto alle progettazioni di lavori futuri, rappresenta un’efficace strategia che mira anche ad un rientro economiche per le casse comunali, quale può essere il recupero del canone non ricognitorio”.
Carmelo Caspanello
Agli xxxxxx bisogna dare la pala, non l’escavatore.
George
Agli xxxxxx bisogna dare la pala, non l’escavatore.
George