La vittima faceva il parrucchiere
MESSINA – Incidente mortale oggi a Messina. A perdere la vita il 44enne Massimiliano Costa. L’impatto è avvenuto intorno alle 17 nella via Garibaldi all’incrocio con via san Giovanni di Malta, tra villa Mazzini e la Prefettura. In ambulanza l’uomo era ancora vivo ma è morto poco dopo in ospedale. Sul luogo è arrivato anche il padre della vittima.
Massimiliano Costa, di professione parrucchiere, titolare di un salone in via Cernaia, lascia moglie e due figli. Il 44enne era alla guida di un Honda Sh ed è avvenuto uno scontro con un’Audi A1 proveniente dal viale della Libertà. Violento l’impatto, che ha sbalzato Costa sull’asfalto, con una grave ferita alla testa. Quando gli uomini del 118 sono arrivati, è scattata la corsa al Policlinico, dove però è stato dichiarato deceduto dopo pochi minuti.
In quel momento sul posto è passata una Volante della Polizia che si è fermata a deviare il traffico e prestare il primo soccorso. Sul posto anche gli agenti della sezione Infortunistica della polizia municipale, guidata dall’ispettore Giovanni Arizzi.
Poco dopo l’incidente costato la vita a Massimiliano Costa, sullo stesso punto, se ne è verificato un altro. Ed è rimasta ferita una donna, trasportata in ospedale da un’ambulanza.
In quel punto il rischio incidenti è quotidiano, motoveicoli (incluse le finte biciclette elettriche) ed a volte autoveicoli non rispettano il semaforo della Prefettura direzione centro, inoltre molto spesso i mezzi provenienti da Via Malta tagliano la strada per immettersi sulla Via Garibaldi anche in questo caso il rischio è altissimo, basterebbe mettere a terra un cordolo che li indirizzi sul corso Cavour, anche migliorare la segnaletica orizzontale non sarebbe male……
si dovrebbero mettere le telecamere su tutte le vie principali e su tutti i semafori, e punire i comportamenti scorretti, magari cosi’ si comincera’ a rispettare le regole e si eviteranno certe disgrazie.
Ormai a Messina è consuetudine passare appena scattato il rosso in quanto assimilato al giallo. Se non si danno punizioni da fare molto male questo malcostume persisterà.
A proposito di telecamere, il conducente del carroattrezzi non appena partito dal punto dell’incidente parlava al telefonino mentre guidava, magari sotto gli occhi di agenti di polizia e di polizia locale.