La presidente del Consiglio comunale chiede risposte in merito al futuro degli alunni della scuola, che dal 2 gennaio dovranno essere trasferiti ma non si sa ancora dove
Dopo le proteste, una rappresentanza dei genitori degli alunni della scuola Leopardi ha chiesto un incontro alla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, che ora si rivolge all’amministrazione comunale: “Vogliamo comprendere se esista un reale pericolo per l’incolumità degli alunni e dei docenti”.
La scuola è stata dichiarata inidonea al prossimo referendum per motivi di sicurezza per rischio sismico. “Per analogia – prosegue la Barrile – non si comprende come possano i 440 alunni e i docenti continuare serenamente a fruire del plesso”.
Ulteriore chiarezza viene richiesta dai genitori relativamente agli interventi di adeguamento sismico per la messa in sicurezza dell’edificio, il cui inizio è programmato per il 2 gennaio, la cui complessità impone il trasferimento delle lezioni ad altri locali.
La Barrile chiede, infine, se sia stato individuato un sito adeguato e se sia stato indetto un tavolo al quale invitare i rappresentanti d’istituto per concordare una soluzione.