A distanza di due anni dalla prima nota inviata al sindaco Buzzanca e all’assessorato competente, i consiglieri comunali chiedono interventi da non poter più rinviare. E si rivolgono anche alla regione
Di certo non è il ponte della meraviglie, piuttosto ricorda quello che nelle fiabe si attraversa per arrivare di fronte al ponte levatoio che consente l’accesso al castello stregato. Peccato però che non ci troviamo tra le pagine di un libro fiabesco, ma nella realtà, e il ponte in questione, come mostrano anche le immagini in photogallery, è quello di Mili. Ad evidenziarne lo stato di pericolosità, sono i consiglieri Gerrera, Messina e Restuccia. Nell’interrogazione urgente inviata sulla scrivania del sindaco Buzzanca, i rappresentanti comunale evidenziano come le preoccupazioni riguardanti le pessime condizioni dell’attraversamento di Mili, non sono cosa nuova, anzi vecchia di almeno due anni.
Era il 2009, infatti, quando i consiglieri chiesero che la messa in sicurezza del ponte (19 maggio). A seguire una nota del dirigente dell’assessorato alle manutenzione che prendeva impegno scritto di fornire risposte entro entra giorni, ma da allora più nessuna risposta «e non si è dato seguito a nessun intervento sulla struttura, ad eccezione della collocazione della segnaletica stradale con l’interdizione di transito ai mezzi pesanti e alla collocazione di dissuasori di plastica per rallentare la velocità e consentire il senso di marcia alternato».
Nuovo passaggio il 10 agosto dello scorso anno, quando l’assessore Isgrò, secondo quanto riportato dai consiglieri dichiarava: «Farò accertamenti e se è necessario, interesserò l’Ufficio Commissariale della Regione». Eppure, affermano Guerrera, Restuccia e Messina, «allo stato attuale, rimane solo ed esclusivamente la segnaletica di interdizione del passaggio dei mezzi pesante. Dei dissuasori di velocità non rimane traccia, ma ciò che è peggio non si è eseguito nessun intervento per la messa in sicurezza dell’intera struttura del ponte. I pilastri a sostegno delle travi di coronamento presentano delle estese fessurazioni dovute alla ossidazione delle armature metalliche, alcune parti strutturali di calcestruzzo si sono staccate mettendo a nudo i ferri che, per l’alto grado di salinità della zona posta nelle vicinanze del mare, stanno subendo un processo di degrado irrimediabile».
Per i consiglieri, la situazione generale della struttura, rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità, a causa delle continue cadute di parti considerevoli di calcestruzzo ammalorato sia dai montanti che dalle travi orizzontali che attraversano in alto la carreggiata stradale. A ciò si aggiunge anche il ristretto spazio per il deflusso delle acque del torrente Mili, considerando che tra l’alveo del torrente e la struttura del ponte, la luce libera non supera il metro di altezza, per cui una eventuale piena del torrente troverebbe una strozzatura superabile solo con l’esondazione sulla carreggiata stradale.
I consiglieri invitato dunque l’amministrazione a dare risposte, ma soprattutto chiedono all’assessorato regionale alle autonomie locali l’accertamento, finalizzato all’acquisizione
degli atti e delle notizie necessarie.