Liberare l'accesso a mare tra Mortelle e Tono. Accordo tra Comune e Capitaneria

Liberare l’accesso a mare tra Mortelle e Tono. Accordo tra Comune e Capitaneria

Liberare l’accesso a mare tra Mortelle e Tono. Accordo tra Comune e Capitaneria

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martedì 30 Luglio 2013 - 14:32

Il sindaco Accorinti a colloquio col comandante della Capitaneria di Porto - Autorità Marittima dello Stretto, Antonino Samiani. L'obiettivo è quello di aumentare il piano di utilizzo delle spiagge fruibili in città

Il sindaco, Renato Accorinti, ha ricevuto stamani a palazzo Zanca, il comandante dell’Autorità marittima della navigazione dello Stretto – Capitaneria di Porto, Antonino Samiani.

“Amministrazione comunale e Marina militare – ha sottolineato Accorinti – lavoreranno sul territorio in perfetta sintonia per essere utili alla cittadinanza messinese attraverso iniziative comuni. A conclusione di questo incontro abbiamo concordato di pianificare gli interventi per liberare l’accesso a mare tra Mortelle e Tono. E’ comune intenzione anche aumentare il piano di utilizzo delle spiagge fruibili in città”.

Il sindaco Accorinti ha donato al comandante Samiani il volume “I Protagonisti del Palazzo di Città – Messina 1861-2012” e ha ricevuto il crest della Capitaneria di Porto.

12 commenti

  1. E già che ci siete rimuovete tutti i lucchetti apposti da pseudosconosciuti, tra il pilone e l’istituto Marino, che impediscono l’accesso alla spiaggia libera, resa non più libera dagli pseudosconosciuti citati.
    Il sindaco Accorinti e mr. legambiente provvedano ad eliminare questo abuso.

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  2. dolcestilnuovo 30 Luglio 2013 15:08

    Perfettamente d’accordo con la necessità di rendere fruibile la spiaggia dal Pilone all’Istituto Marino. NESSUNA precedente amministrazione ha voluto eliminare questo abuso. Ci riuscirà Accorinti? Lo spero ma temo che anche lui si possa scontrare con evidenti “poteri forti”.
    Altra sconcezza in questa città è data da molti dei Lidi presenti sulla litoranea. Non sono contro i Lidi, anzi, sono assolutamente favorevole, ma non posso sopportare che i proprietari, nella più classica cultura messinese, quella delle “baracche”, chiudano alla vista porzioni di mare recintandoli in modo indecente. Che ci nascondono? In tutte le città del mondo le spiagge sono “a vista”, qui da noi, invece, si susseguono una serie di “fortini”. Lo scenario dello Stretto non ha eguali nel mondo, non privateci del godere di questa bellezza!

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  3. quel tratto è pieno di abusivi e assolutamente inaccessibile, il buddace ha fatto dell’anarchia la propria regola. Situazione vergognosa, intervenite adesso e buttate giù tutto.

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  4. NO NON CI CREDO MAI NESSUNO CI E RIUSCITO LA SONO INTOCCABILI SE CI RIESCE RENATO ALLORA SI MESSINA STA CAMBIANDO E FINALMENTE POTRO FARE IL BAGNO LA UN SOGNO A FUMAAAAAA PAPAVERI CON I COLLETTI BIANCHI LA PACCHIA E FINITA

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  5. Minchia ora a Ferlisi gli ridanno una bella promozione……

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  6. tra il pilone e l’istituto marino sono tutte proprietà private quando hanno costruito la strada hanno suddiviso la particella lato mare e lato monte tenendo lo stesso numero e quindi lo stesso proprietario. automaticamente è proprietà privata se si vuole liberare la zona si devono pagare i proprietari. Finiamola con la storia di abusivi che si chiudono l’accesso alla spiaggia.

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  7. ma sai, in tutti questi anni non se ne sono accorti poverini

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  8. Condivido perfettamente questo scempio.

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  9. antonino faroto 30 Luglio 2013 19:05

    hai proprio ragione.Si dovrebbero anche controllare tutte quelle
    costruzioni sulla spiaggia che hanno avuto la concessione edilizia per ” ricovero barche”, alcune costruite nottetempo. Io di barche proprio non ne vedo, si possono vedere sedie sdraio ed altri mobili da giardino, sono delle villette sul mare ,anche quello con la spiaggia, divenuto privato. Mi è stato detto che è difficile controllare perchè i proprietari, persone importati sono.

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  10. Liberate pure da tono a acqualadrone, km di spiaggia praticamente privata

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  11. Liberiamo la rada san francesco piuttosto, e rifacciamo i bagni Vittoria

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  12. antonino faroto 1 Agosto 2013 18:42

    in effetti l’imbroglio delle particelle è stato fatto al catasto più di 50 anni fa. Padre Nino Trovato, buonanima, affarista qual
    era ne ha subito approfittato ed ha acquistato da un sedicente proprietario un tratto di terra oltre la strada, non dai legittimi proprietari dei terreni lato monte, e con l’aiuto economico e materiale della Polizia di Stato ha creato un Lido , per alcuni anni denominato Lido del Poliziotto e dopo Colonia estiva della Città del Ragazzo con annessa dependance per la sua “segretaria” personale, tutt’ora esistente. La Colonia attualmente è affittata ad un noto ristorante e pizzeria.Nulla è stato fatto negli anni per controllare ed evitare gli abusi edilizi, non so se la legge permette di costruire in riva al mare, eleganti “Baracchi”, o più modesti “ricoveri per barche”
    di barche fantasma. In nessuna parte del mondo civile sarebbe successo una cosa del genere.

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