Oltre all’apertura dell’area verde, prevista anche l'attivazione di un centro di ricerche nel campo sismico e dei maremoti nella specificità di un territorio ad alto rischio. Nelle intenzioni, la realizzazione di un museo di storia sismica della città
Un primo accordo era stato firmato il 20 gennaio 2012. Prevedeva l’apertura di un’area verde di 3mila metri quadri, a fronte di un’altra area da 9mila metri quadri nella disponibilità dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha sede proprio all'interno di Parco Aldo Moro, sul viale Regina Margherita. Ma all’intesa, non seguirono atti concreti. Nulla di fatto per 15 mesi, fino allo scorso 9 aprile, quando il presidente nazionale dell'Ingv, Stefano Gresta, aveva inviato al commissario del Comune, Luigi Croce, le modifiche all'accordo nell’ottica della firma della nuova convenzione. Firma che, a quanto pare, adesso dovrebbe arrivare ad inizio novembre.
E’ quanto emerso dall’incontro odierno al quale hanno partecipato il sindaco, Renato Accorinti, l'assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, l'esperto volontario di protezione civile, ing. Antonio Rizzo, il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Messina, Giancarlo Neri, il presidente nazionale dell'Ingv, Stefano Gresta, insieme al dirigente di ricerca, Pasquale De Santis.
E’ stato deciso che l'area a verde verrà concessa in comodato gratuito all'Amministrazione comunale, che utilizzerà lo spazio come parco urbano per renderlo fruibile alla cittadinanza. Università di Messina, Ingv e Cnr procederanno all'attivazione di un centro di ricerche nel campo sismico e dei maremoti nella specificità di un territorio ad alto rischio. Prevista anche la realizzazione di un museo di storia sismica della città dove, oltre alla conservazione di reperti, saranno attuate iniziative per sensibilizzare la comunità messinese.
Speriamo bene. Ottima amministrazione che oltre al dialogo arriva ai fatti concreti!!