"I posti nelle Ditte degli Appalti in Sicilia offerti agli ex Servirail e da questi rifiutati vengano dati agli ex Ferrotel". È la proposta che una delegazione di ex Ferrotel ha messo nero su bianco in un documemto consegnato ieri alla senatrice del partito democratico
“Senatrice, mi permetta…”. Con queste parole cortesi un’ex lavoratrice di Ferrotel coglie l’occasione di porgere a Rita Ghedini, della Commissione del Lavoro del Senato, un foglio in cui è illustrata la vertenza dei 21 ex Ferrotel. All’incontro di ieri pomeriggio tra la senatrice e gli ex Servirail, c’erano anche loro. C’erano per far presente che l’anno di cassa integrazione è scaduto, ma non ci sono ancora risposte sul futuro. Il Ferrotel ospitava il personale in servizio fuori sede, come capitreno, macchinisti e manovratori. Ferrovie dello Stato ha dismesso il servizio e di conseguenza, dopo venticinque anni di lavoro, ha messo in standby anche loro. Non si è provveduto, infatti, ad una ricollocazione lavorativa negli organici di altri appalti, come veniva stabilito, invece, negli impegni assunti da parte di FS appena un anno fa. “Tale sventurata strategia – si legge nel comunicato – colpisce duramente i 21 ex dipendenti del Ferrotel e le rispettive famiglie, già provate dall’attuale crisi economica, che vivono di questo lavoro ormai da oltre venticinque anni, mediante un contratto di lavoro a tempo indeterminato”. Dopo il secondo incontro tenutosi a Palermo presso l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Trasporti era stato deciso il trasferimento della vertenza a livello nazionale, insieme a quella Servirail. il 28 maggio, data della discussione delle due vertenze, quella della Servirail ha scavalcato Ferrotel, che in pratica non è stata minimamente trattata. Sempre il 28 maggio è stata avanzata agli ex Servirail la proposta, reiterata negli incontri successivi di giugno, di un reintegro di 40 di loro – successivamente 60 – nelle Ditte degli Appalti in Sicilia. Proposta rifiutata dagli ex lavoratori Servirail in quanto ferrovieri a tutti gli effetti, ma che calzerebbe a pennello per i 21 ex Ferrotel. Gli stessi lavoratori Servirail sono del parere che quei posti vengano dati ai 21 Ferrotel, dal momento che riguarderebbero le stesse mansioni svolte in precedenza. Sarebbe giusto. Sarebbe logico.
I servirail non vogliono i posti offerti loro in alternativa perchè non vogliono fare le pulizie, ma vogliono continuare a fre i loro comodi.
Caro Mariano dovresti solo vergognarti per le tue parole!
Mi auguro che tu non debba incrociare mai un ex lavoratore Servirail, dovresti poi spiegarlo a loro il tuo commento.