I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle Cappello, Ciaccio, Zafarana e D’Uva hanno fatto tappa a Messina, affrontando le questioni “calde” del momento
Caso Gettonopoli, scandalo MessinAmbiente, dissesto idrogeologico, reddito di cittadinanza, microcredito, dissesto finanziario e rapporti Stato – Regione Siciliana: sono stati i principali temi trattati nel corso della tappa messinese dell’ “Incontriamoci tour”.
All’appuntamento hanno preso parte: Francesco Cappello, commissione Affari Istituzioni all’Ars, Giorgio Ciaccio, capogruppo Ars, Valentina Zafarana, commissione Cultura Ars, e Francesco D’Uva, commissione Cultura alla Camera dei Deputati.
GETTONOPOLI
Dodici consiglieri comunali raggiunti da misure cautelari e altri undici, a vario titolo, oggetto di inchiesta da parte della magistratura. Il Movimento 5 Stelle- si legge in un comunicato – tiene alta l’attenzione sul caso “Gettonopoli” affinché non passi sotto silenzio l’offesa subita dalla città: “Avevamo denunciato in passato l’abitudine diffusa in taluni Comuni siciliani di lucrare sul gettone di presenza da parte di alcuni consiglieri comunali – ricorda Zafarana – uno scandalo che ha colpito anche Messina ed ha mobilitato i nostri attivisti, promotori di una raccolta firme online con la quale si chiedono le dimissioni degli esponenti del Consiglio comunale coinvolti. Petizione che, nel giro di pochi giorni, ha già registrato oltre 400 adesioni”.
I rappresentanti Cinque Stelle però, vanno oltre e si appellano direttamente alla magistratura: “La città chiede un cambio netto nella gestione della politica – incalza D’Uva – per evitare che anche a Messina possa crearsi un nuovo “caso” Agrigento, dove si è giunti al paradosso di assistere la rielezione dei consiglieri indagati. La magistratura comunichi in modo completo la posizione di tutti i soggetti indagati – esorta – la soglia dei tre minuti è, a nostro giudizio, una scelta arbitraria. Un limite temporale che esclude quei consiglieri che, presumibilmente, potrebbero aver tenuto il medesimo comportamento in uno spazio temporale maggiore”.
MAZZETTE A MESSINAMBIENTE
Spazio anche al “caso” MessinAmbiente: “Gettonopoli ha messo in ombra un’altra vicenda – ricorda D’Uva – quella relativa alla società di MessinAmbiente. Un caso già noto alla commissione nazionale Antimafia che già nel 2006 aveva già sollevato in merito alla gestione della partecipata del Comune di Messina rilievi legati alla spregiudicata gestione di appalti, affidi e rincari”.
I risultati raggiunti dal Movimento Cinque Stelle alla Regione sono stati rivendicati da Francesco Cappello e Giorgio Ciaccio: “Siamo riusciti a far ripartire 60 aziende in Sicilia e altre 600 nel resto d’Italia, attraverso un’operazione semplice come il taglio delle nostre indennità, un modello che stiamo perfezionando, ma che sarà parte del nostro programma di governo. Siamo riusciti a restituire ai cittadini siciliani il diritto alla mobilità con la realizzazione del Trazzera a Cinque Stelle. Coerenti e costruttivi con la nostra azione di denuncia, contro la rivoluzione parolaia di Crocetta; martedì chiederemo formalmente, per la terza volta, le dimissioni del governatore ormai sfiduciato direttamente dai siciliani”.
continuate cosi?Mai con gli altri Partiti
continuate cosi?Mai con gli altri Partiti