Una delegazione di consiglieri della VI circoscrizione ha incontrato stamane la dirigente dell’Ufficio di Gabinetto, Loredana Sciglio. Ieri sera sulla strada si è abbattuta una frana che stamattina è stata prontamente rimossa, ma l’arteria rimane ad alto rischio di pericolosità

La strada di collegamento San Michele – Portella è stata chiusa al transito stamane per motivi di pubblica incolumità a causa di una frana che si è verificata ieri sera. L’arteria è stata riaperta intorno alle 13, dopo che sul posto sono intervenuti il personale dello staff di protezione civile, la polizia municipale ed i vigili del fuoco.

Stamani, intanto, una delegazione di consiglieri della Vi circoscrizione, composta da Orazio Calapai, Carlo Rizzo e Giusi Feminò, si è recata al Comune per rivendicare la messa in sicurezza immediata del tratto di strada.

“Interpelliamo le istituzioni da 5 anni – dichiara la consigliera Giusy Feminò – per evitare che accada il peggio. Ieri si è verificata l’ennesima frana proveniente da uno dei tanti terreni privati adiacenti alla parte superiore della strada comunale interessata. Un albero è rimasto in sospeso col rischio di abbattersi sulle macchine in transito. Siamo stati ricevuti dal capo di Gabinetto, Loredana Sciglio, che si è dimostrata competente e molto disponibile per dirimere la problematica”.

I consiglieri hanno ricordato che un anno e mezzo fa la strada era stata interessata da un cedimento strutturale, problematica poi risolta grazie ad un finanziamento della Protezione Civile regionale. “Quando la strada era stata riconsegnata, il sindaco Buzzanca e l’assessore Isgrò ci avevano garantito che avrebbero seguito l’evolversi della situazione, ma alle promesse non sono seguiti i fatti. Tutt’oggi mancano ancora in diverse parti i muretti di delimitazione della sede stradale. Se un’auto sbanda, rischia di finire in uno strapiombo di venti metri, nel torrente Pisciotto. Le criticità sono elevatissime. Oggi la dirigente Sciglio ci ha richiesto tutta la documentazione per valutare il da farsi, siamo fiduciosi per una definitiva risoluzione della questione”.

(Ma. Ip.)