I sindaci Renato Accorinti e Maria Teresa Collica, insieme alle rispettive giunte, scambiano idee e concordano un metodo di fare politica per il bene comune. Accordo da allargare all’intera area dello Stretto, con princìpi cardine la lotta alla mafia e gli incontri dei cittadini con le istituzioni
Restano abbracciati a lungo Renato Accorinti e Maria Teresa Collica, i sindaci di Messina e Barcellona, mentre parlano del loro incontro di stamane a palazzo Zanca, con le rispettive giunte. “Per farci forza a vicenda – esordisce Accorinti -, perché i problemi sono tanti ma c’è la gioia di affrontarli insieme. Una voglia nuova di collaborazione con le istituzioni, una famiglia allargata. Non lo faremo solo con Barcellona, ma anche con Milazzo, con Villafranca e con tutta l’area dello Stretto fino a Taormina. Vogliamo che questo meraviglioso ecosistema sia bello anche per ciò che concerne la partecipazione delle persone. Ci saranno moltissimi incontri tra la popolazione e le istituzioni. Dobbiamo parlare di rivoluzione quando facciamo le cose normali. Con la partecipazione si moltiplicano le energie, è ossigeno per la democrazia. Il muro di vetro che abbiamo tolto non era solo simbolico”.
Lo supporta il primo cittadino di Barcellona: “Siamo qui per fare gli auguri al neo sindaco e per condividere un percorso in perfetta sintonia. Lo scambio di idee non può che rafforzarle e far sì che si concretizzino sul territorio. E’ questa la vera politica”.
Le due città unite anche nella lotta alla mafia, attraverso la figura di Sonia Alfano, la presidente della commissione antimafia del Parlamento Europeo, molto legata ad entrambi i luoghi.
“Dobbiamo combattere in modo forte e netto la mafia di terzo livello, quella che da noi prevale – afferma la Collica -, la mafia che assume la faccia perbene o ricopre incarichi prestigiosi”. “Le mafie di Messina e Barcellona – incalza Accorinti – hanno fatto da tempo un gemellaggio. Oggi noi ne vogliamo fare uno in direzione totalmente opposta, insieme per contrastarla”.
Un ulteriore accenno, infine, al cambiamento culturale dei cittadini: “Non possiamo avere un vigile per ogni cittadino – spiega il sindaco di Messina -, ma dobbiamo intervenire a livello educativo. Il cambiamento inizia così, è un metodo che alla lunga pagherà”. Da qui, l’annuncio di una conferenza stampa, a breve, insieme al comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, a proposito di un piano per contrastare l’occupazione degli scivoli per i disabili: “Oltre 20 anni fa – conclude Accorinti – abbiamo raccolto con gli studenti 12mila firme ed è partita la cultura del rispetto per le disabilità. Siamo ancora indietro su questo aspetto ma opereremo in tal senso. Saremo severi con chi metterà anche una sola ruota su uno scivolo”.
(Marco Ipsale)
Un sindaco di rappresentanza