Oggi e domani Messina ospita un incontro europeo presso la Fondazione di Comunità. Sette i paesi che si confronteranno in questa iniziativa promossa da Assifero - l’associazione italiana degli enti filantropici, ECFI - European Community Foundation Inititiative e l’Open Society Initiative for Europe.
Oggi e domani il Global Fund for Community Foundations (GFCF), in collaborazione con Assifero – l’associazione italiana degli enti filantropici, ECFI – European Community Foundation Inititiative e l’Open Society Initiative for Europe, ospita presso la Fondazione di Comunità di Messina un incontro europeo di due giorni.
L’incontro europeo delle fondazioni di comunità provenienti da 7 paesi europei (Bulgaria, Germania, Italia, Regno Unito, Romania, Serbia e Ungheria) è dedicato a condividere esperienze, promuovere maggiori investimenti e mettere in luce il ruolo che la filantropia di comunità vuole avere nell’inclusione dei rifugiati e richiedenti asilo in Europa, affrontando anche i timori, le paure e il risentimento dei cittadini.
Di fronte ai richiedenti asilo che fuggono dai propri paesi di origine a causa di conflitti, violenza, povertà estrema, gli enti del terzo settore a livello locale rivestono un ruolo decisivo non solo nell’accoglienza, ma nel favorire l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo e nel costruire fiducia nelle comunità ospitanti.
Secondo l’Unione Europea solo nel 2015 e nel 2016 più di 2,5 milioni di persone hanno fatto richiesta di asilo. Molti rischiano la vita per fuggire dal proprio paese, e il numero delle persone che muoiono attraversando il Mediterraneo è impressionante. Solo nei primi 6 mesi del 2017 si stima che siano morte 2257 persone. Per la maggior parte dei richiedenti asilo che fanno richiesta dello status di rifugiati, la procedura può durare più di un anno.
Mentre sono molte le comunità in Europa che si prodigano per aiutare rifugiati e richiedenti asilo, sono ancora di più quelle in cui crescono tensioni sociali, risentimento e xenofobia.
La migrazione è stata giudicata come la priorità assoluta nei risultati dell’indagine dell’Eurobarometro 2016, facendo emergere la necessità di aumentare gli sforzi locali finalizzati promuovere inclusione e convivenza felice.
Nel 2017 l’Open Society Initiative for Europe e il GFCF hanno lanciato un bando per supportare le fondazioni di comunità nel loro lavoro con i rifugiati. Il primo bando è stato assegnato a sette fondazioni di comunità per azioni locali volte a promuovere l’inclusione e il riconoscimento da parte dell’opinione pubblica del contributo positivo dei nuovi arrivati per le loro comunità.
“Questa iniziativa mira a rafforzare la rete delle fondazioni di comunità in Europa che lavorano con i rifugiati, incoraggiando il reciproco apprendimento per costruire uno zoccolo duro di conoscenze in grado di rendere la risposta della filantropia di comunità più efficace”, ha detto Jenny Hodgson del Global Fund for Community Foundations. “Siamo consapevoli che si tratta di un argomento di grande attualità e complessità e vogliamo estendere la rete delle fondazioni di comunità impegnate per l’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo nelle comunità”.
“Siamo entusiasti di essere parte di questa iniziativa volta a rafforzare il contributo delle fondazioni di comunità alla creazione di un’Europa più inclusiva”, ha detto Andreas Hieronymus dall’Open Society Initiative for Europe. “Vogliamo contribuire a costruire le condizioni che consentano di rispettare i diritti fondamentali, promuovere la solidarietà e includere i nuovi arrivati”.
Negli ultimi dieci anni il numero e la capacità delle fondazioni di comunità sono cresciuti in Europa, e oggi svolgono un ruolo importante nelle comunità locali nell’affrontare le grandi sfide sociali e culturali dell’attualità, promuovendo sviluppo umano e sostenibile. Oggi sono 670 le fondazioni di comunità in 27 paesi europei.
“Come associazione italiana delle fondazioni e degli enti filantropici, che riunisce le fondazioni di comunità italiane, conosciamo il valore di lavorare con le comunità locali per incoraggiare iniziative sui territori che promuovano la fiducia”, ha dichiarato Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero. “Non c’è dubbio che il flusso di richiedenti asilo verso le nostre spiagge abbia generato ansia. Fondamentale dunque lavorare per potenziare le iniziative che nascono nelle comunità per superare la sfiducia e incoraggiare dialogo, comprensione reciproca e inclusione”.
Durante il convegno i partecipanti vedranno anche come la Fondazione di Comunità di Messina, fondata nel 2010, stia da anni promuovendo percorsi di cooperazione tra la sponda Nord e la sponda Sud del Mar Mediterraneo attraverso la sperimentazione di innovativi processi di accoglienza fondati sul welfare di comunità. Inoltre la Fondazione di Comunità di Messina ha puntato a promuovere una migliore comprensione e un maggior rispetto dei rifugiati nel proprio evento culturale annuale Horcynus Festival, che celebra le culture del Mediterraneo.
Dichiara Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina: “Siamo in una fase storica in cui le disarmonie globali fra economia, risorse naturali, velocità dei mutamenti, finanziarizzazione dell'economia hanno generato diseguaglianze profonde e disumane e hanno portato il pianeta in pieno mutamento climatico. Questi due fatti generano ogni giorno migrazioni bibliche senza precedenti nella storia dell'umanità. C'è un bisogno non rinviabile di una metamorfosi dei paradigmi sociali, culturali, economici, politici. Compito delle Fondazioni di Comunità è quello di ricercare e sperimentare processi di trasformazione a partire dalle politiche di accoglienza e di cooperazione tra i popoli”.
TRANQUILLI ACCOGLIETELI PURE TUTTI COSI CI DIAMO IL CAMBIO LORO ARRIVANO E NOI EMIGRIAMO COMPLIMENTI
MA STATE ZITTI FINIAMOLA DI INGRASSARE CONTI CORRENTI E CETI PARTITI CHE PER AVERE VOTI STANNO IMPORTANDO PREGIUDICATI PERICOLOSISSIMI DA TUTTO IL MONDO. INFORMATEVI, SE AVETE LA DIGNITA’ POI DI CONTESTARE E’ AFFERMARE SE E’ VERO O NO. IERI UN INTERO TRENO, DICO UN INTERO TRENO IN MOVIMENTO, E’ STATO TENUTO IN OSTAGGIO DA QUESTI CHE VOI CHIAMATE RISORSE IMMIGRATI, HANNO MINACCIATO ANCHE CON MANI MESSI LA COLLO PER INTIMIDIRE CON MINACCE DI MORTE TUTTI GLI ITALIANI ERANO NEI VAGONI. NON E’ LA PRIMA VOLTA, PER FORTUNA CHE IL SOTTOSCRITTO DA BUON EX MESSINESE AL NORD VOTA LEGA, E’ INFORMATISSIMO E TALE SCHIFO NON LO VUOLE. FATE I SERI. ABBIAMO ORMAI UNA NAZIONE IN MANO A LADRI CHE DIFENDONO I PREGIUDICATI CLANDESTINI. AGGREDISCONO E SFOTTONO.
IN MOLTISSIME CITTA’ ITALIANE. VEDASI ROSSE O DEI 5 STELLE, NON CI SONO PIU’ CASE DESTINATE AGLI ITALIANI, LAVORO AGLI ITALIANO. OMUNCOLI E DONNETTE ITALIANI CHE FANNO LA GUERRA AI TERMINI GRAMMATICALI. QUESTA NON E’ ACCOGLIENZA E’ AIUTO A DETERMINATI PARTITI E SOCIETA’ COLLEGATE A PARTITI COME I SINDACATI E LE ARCI. ORMAI L’ITALIA E’ LA FOGNA DEL MONDO. NELLE STRADE I CLANDESTINI AGGREDISCONO, AL PARI DEGLI ZINGARI E DICONO CHIAMATE I CARABINIERI E MOSTRANO IL DITO MEDIA ANCHE A LORO. INDEGNI. PIO C’E’ LA CALUNNIA DIFFAMAZIONE E INTIMIDAZIONE NEL CITARE INSULTI, PER INTIMIDIRE GLI ITALIANI, DA PARTE DI QUESTA DITTATURA CHE E’ AL GOVERNO, SI E’ DITTATURA. PAROLE COME RAZZISTI E XENOFOBI, PER QUESTO AL NORD SI VOTA LEGA COMPRESI GLI EX PD
Non è ansia …. è vera indignazione ! Giunta faccia un giro tra le favelas messinesi e si proponga per aiutare migliaia di messinesi poveri. Il resto è fuffa..