Poste italiane a... mezzo servizio. Venerdì sit in di protesta

Poste italiane a… mezzo servizio. Venerdì sit in di protesta

Claudio Panebianco

Poste italiane a… mezzo servizio. Venerdì sit in di protesta

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martedì 19 Aprile 2016 - 09:25

L'allarme arriva dalla II circoscrizione ma non solo. Una situazione che ha esasperato anche i lavoratori del settore, che venerdì, dalle 8 alle 10 presso il centro di Pistunina, protesteranno con un sit in organizzato dal Slp Cisl Poste

La storia non è nuova e i lavoratori postali sono decisamente esasperati, visti i continui cambi di fronte della vicenda. Il sindacato Slp Cisl Poste ha deciso di protestare contro i nuovi provvedimenti, organizzando un sit in che si terrà venerdì, dalle 8 alle 10, davanti l'ufficio di Pistunina; attesi anche Tonino Genovese, segretario generale della Cisl di Messina, e Giuseppe Lanzafame, segretario generale del Slp Cisl Sicilia. Il gruppo denuncia ormai da due mesi i ritmi esagerati di lavoro, come i carichi, e presenta una carenza di personale che ovviamente dovrebbe far riflettere l'apparato amministrativo. I lavoratori, quindi, da un lato sono portati a rispettare consegne quasi impossibili, dall'altro, i clienti, arrivano a pensare quasi che la posta recapitata sia solo un miraggio ormai. "Con il sit-in di protesta vogliamo evidenziare ancora di più i disagi che tutti i lavoratori e i cittadini stanno subendo", spiega Gisella Schillaci, segretario provinciale della Cisl Poste, "Chiediamo il rispetto delle regole, chiediamo che il progetto venga rivisto nel territorio di Messina anche alla luce delle criticità emerse e ammesse anche dalla stessa azienda. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla nostra protesta che inizia dal centro cittadino di recapito ma che si sposterà in ogni luogo utile per sensibilizzare, risolvere e tutelare quanti stanno patendo questa disorganizzata riorganizzazione del recapito".

I problemi riguardano, in particolare, la II circoscrizione. Già all'inizio dell'estate del 2014 il consigliere Rosario Santoro, raccogliendo le testimonianze degli abitanti di zone come quella del Cep, di Minissale, di San Filippo e Santa Lucia, aveva segnalato il disagio creato dal mancato recapito di lettere e raccomandate, indirizzando una nota all'ufficio recapito postale di Pistunina, senza però ricevere una risposta soddisfacente. Nel gennaio del 2015 Santoro ha ribadito la gravità della situazione, visto che nulla, nella II circoscrizione, era cambiato: ancora problemi per i cittadini, infatti, costretti spesso a pagare le more per non aver ricevuto in tempo le varie notifiche. Un'altra richiesta era stata inviata agli organi competenti ma, anche in questo caso, nulla di fatto. Nel febbraio dello stesso anno si è palesato un quadro decisamente critico: a livello regionale gli uffici delle poste italiane sono stati drasticamente ridotti sul territorio ed è stato proprio il quartiere presieduto da Antonino Zullo a farne le spese.

L'unico ufficio di Pistunina rappresenta un baluardo per gli abitanti della zona, e dopo la rimodulazione i giorni di apertura non sarebbero più stati quattro, come previsto, ma tre. A segnalare i fatti erano stati i consiglieri Giuseppe Villari, Paolo Mastronardo, Rosario Santoro e Giampiero Terranova, facendo notare come il punto di smistamento fosse essenziale per la comunità del quartiere, di conseguenza i quattro avevano portato all'attenzione degli enti la necessità di creare una maggiore copertura settimanale.

L'epopea non si è però ancora conclusa, e questa volta è il consigliere Giampiero Terranova a chiedere lumi. L'orario di ritiro delle raccomandate è adesso collocato solo in fascia mattutina ed il nuovo piano di lavoro ritarda i tempi di consegna; i cittadini, come spiegato nella nota, sono anche costretti a volte ad assentarsi dal lavoro per dover ritirare i documenti. Considerati questi punti, Terranova ha proposto un incontro con un responsabile della filiale delle poste italiane, al fine di trovare un accordo che possa notevolmente snellire il servizio.

Claudio Panebianco

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