I genitori vogliono sapere se è stato fatto tutto il possibile per salvare il bambino o se vi sia qualche responsabilità, e per questo si sono rivolti alle Forze dell’Ordine.
Sono ancora tutti da chiarire i contorni della drammatica vicenda del neonato di poco più di un mese morto ieri all’ospedale di Taormina, dopo due settimane di agonia. La famiglia, disperata, ha denunciato tutto ai carabinieri raccontando l’intera vicenda, passo dopo passo. Sulla base di questo, la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta ed acquisire le varie cartelle cliniche.
Il bambino era stato ricoverato lo scorso 20 marzo nel reparto di pediatria del Policlinico di Messina per delle difficoltà respiratorie. I dottori avevano diagnosticato una bronchiolite e, quattro giorni dopo, ne avevano disposto il trasferimento in terapia intensiva, sempre nello stesso reparto. Il 27 marzo, dopo una crisi respiratoria, i medici avevano avvisato la madre del piccolo che era necessario un ulteriore trasferimento all’ospedale di Taormina, nel reparto di cardiochirurgia pediatrica. Lì il bambino avrebbe ricevuto l’assistenza cardiaca e polmonare di cui aveva bisogno. Così è stato fino a ieri, quando il cuore del piccolo ha cessato di battere sotto gli occhi della madre.
I genitori vogliono sapere se è stato fatto tutto il possibile per salvare il bambino o se vi sia qualche responsabilità, e per questo si sono rivolti alle Forze dell’Ordine. La Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta. (Ve. Cro.)