Crisi senza fine per i giallorossi che cedono di misura anche contro il Picerno. Decide una rete a fine primo tempo
MESSINA – Giornata di sole nella città dello Stretto, su un campo però in condizioni pessime, che ha visto il Messina ospitare il Picerno. Arriva una sconfitta nello scontro tra squadre che lottano per la salvezza, la 12ª del campionato del Messina. Risultato finale 0-1 per gli ospiti, che passano in vantaggio alla fine della prima frazione con la conclusione di Guerra (e in parte papera di Lewandowski). Terza sconfitta consecutiva per il Messina, in stagione era già capitato con il trittico Cerignola-Gelbison-Andria di metà ottobre con la differenza che in quel caso due delle tre partite erano state disputate in trasferta, stavolta due arrivano allo stadio “Franco Scoglio”.
Durante il match i pochi tifosi presenti (180 i biglietti venduti) contestano il presidente Sciotto, il direttore sportivo Pitino e anche l’allenatore Auteri. È un Messina indecente perché non è capace di creare gioco e si affida per larga parte del match a lanci lunghi, e quindi una squadra anche senza idee. Pochissime le conclusioni e nessuna di queste termina nello specchio della porta. Fischi a fine partita da parte dei tifosi.
Un solo punto nelle ultime cinque, la vittoria manca infatti dalla partita col Monterosi. Eguagliata la peggiore striscia del Messina in questa stagione, quando, dopo le prime cinque giornate appunto, aveva raccolto punti solo con un pareggio. Picerno che sin dai primi minuti in campo ha dimostrato di non avere fretta di giocare, il pareggio d’altronde, vista la classifica del girone C, andrebbe benissimo ai lucani che manterrebbero le distanze invariate dal Messina ultimo in classifica e permetterebbe al Picerno di restare fuori dalla griglia playout. Il risultato finale premia oltremodo gli ospiti, al momento sono nella griglia playout, mentre i giallorossi continuano ad essere ultimi in classifica.
Prepartita
Nella settimana in cui firma il nuovo attaccante Ngombo, mister Auteri schiera un tridente offensivo inedito: Curiale torna in campo dal primo minuto, supportato da Catania (14ª presenza da titolare per lui che raggiunge Balde a stessa quota) e terza presenza da titolare, seconda consecutiva, per Zuppel. Dopo Foggia di nuovo titolare anche Versienti a sinistra nel 3-4-3 di Auteri, che in alcune fasi del match diventa un 4-4-2 con lo stesso esterno di Campi Salentina che si abbassa sulla linea dei difensori e Catania dal tridente scende a fare il quarto di centrocampo.
Primo tempo
Inizia senza timore in avanti il Picerno che nel giro di 6 minuti si guadagna due calci d’angolo, sul secondo De Cristofaro segna di testa ma l’arbitro aveva fischiato fallo in attacco ai potentini. Risponde al 8′ Marino, prima conclusione del Messina, ma dalla distanza e ampiamente fuori bersaglio. Al 12′ ancora Picerno pericoloso: punizione dal limite dell’area di Dettori sulla barriera, il pallone arriva ad Esposito che non riesce a battere verso la porta difesa da Lewandowski perché un difensore respinge.
Il Messina prende piano piano campo e per diversi minuti le due squadre si annullano, tenendo alternativamente palla ma senza riuscire a creare occasioni da rete. Al 29′ prova a far accadere qualcosa Catania che prova la conclusione dalla distanza però senza fortuna. Risponde al 32′ il Picerno con Reginaldo che apre a sinistra per Esposito che rientra sul destro e tira a botta sicura; il pallone è intercettato da Trasciani in ripiegamento e termina in angolo non beffando per poco Lewandowski che si era tuffato dall’altra parte.
Al 38′ si sblocca la gara: punizione da destra del Picerno con Dettori, il pallone è respinto dalla difesa biancoscudata, ma al limite dell’area Guerra, centrale difensivo ospite, dopo il controllo tira col mancino e batte Lewandowski. Non senza colpe sulla rete subita il portiere polacco che sembrava essere sul pallone che gli passa sotto il braccio destro, forse una leggerissima deviazione da qualcuno davanti ma era una conclusione che si poteva respingere. Reazione del Messina al 44′ quando una buona combinazione a destra fa sì che Catania possa colpire dal limite dell’area piccola; l’esterno giallorosso però angola troppo e il pallone lentamente attraversa tutta la porta e si perde sul fondo. Non concede recupero al termine della prima frazione l’arbitro Cherchi da Carbonia.
Secondo tempo
Dopo essersi presi i fischi dei propri tifosi il Messina torna in campo con un piglio diverso, nei primi minuti della ripresa buona discesa sulla sinistra di Versienti che si vede il cross respinto, poco dopo tenta la conclusione Zuppel ma svirgola e il pallone termina quasi in fallo laterale. Dopo dieci minuti della ripresa i primi cambi, per Auteri fuori Zuppel e dentro Balde; mister Longo cambia modulo al Picerno per difendere il vantaggio, fuori Reginaldo giocatore offensivo, dentro il centrale De Franco.
Auteri manda in campo anche Napoletano, quattro i giocatori offensivi, ma al 66′ è il Picerno a sfiorare nuovamente il gol. Kouda guida la ripartenza degli ospiti e all’ultimo serve De Cristofaro a destra, quest’ultimo calcia però sull’esterno della rete. Due minuti dopo, in seguito ad un corner, Guerra serve al centro De Cristofaro che spizza il pallone che termina sul palo a Lewandowski battuto. Si gioca ad una sola porta, solo che a differenza di quanto dice il risultato a cercare con maggior insistenza la rete è il Picerno.
Negli ultimi minuti il Messina si affida solo a palloni lunghi che non vengono quasi mai controllati dai centravanti locali. Auteri perde Berto per infortunio e il successivo cambio con Konate non lascia più al tecnico di Floridia la possibilità di cambiare nel finale di partita. Al 82′ altro pericolo per i giallorossi, Kouda in ripartenza conclude nello specchio, bravo nell’occasione Lewandowski a respingere lateralmente. Saranno sei i minuti di recupero concessi nella rirpesa, al secondo di questi Napoletano serve Balde in area, che di testa sorvola la traversa. È l’unica occasione del Messina nel finale di gara, il punteggio non cambierà.
Acr Messina – Picerno 0-1
Acr Messina (3-4-3): Lewandowski; Berto (dal 66′ Konate), Trasciani, Ferrini; Fiorani, Marino (dal 61′ Napoletano), Fofana, Versienti; Zuppel (dal 54′ Balde), Curiale, Catania.
In panchina: Daga, Iannone, Filì, Angileri, Mallamo.
Allenatore: Gaetano Auteri.
Picerno (4-2-3-1): Albertazzi; Pagliai (dal 80′ Novella), Ferrani, Garcia, Guerra (dal 80′ Monti); Dettori, De Ciancio; De Cristofaro, Reginaldo (dal 57′ De Franco), Esposito (dal 80′ Diop); Santarcangelo (dal 60′ Kouda).
In panchina: Crespi, Allegretto, Liurni, D’Angelo, Golfo, Setola.
Allenatore: Emilio Longo.
Marcatori: Guerra 38′ (P).
Ammoniti: Santarcangelo 55′ (P), Garcia 62′ (P).
Calci d’angolo: 1-7. Recupero: 0’ + 6’.
Arbitro: Luca Cherchi di Carbonia.
Assistenti: Franco Iacovacci di Latina & Marco Croce di Nocera Inferiore.
Quarto ufficiale: Mario Perri di Roma 1.
Note: 180 biglietti venduti, 1637€ incasso, 995 abbonati.
Era meglio non iscrivere la squadra. La proprietà non voleva continuare, perchè ha cambiato idea? Figure meschine a ripetizione. Ci sono città che non hanno la squadra di calcio eppure nessuno si strappa i capelli.
Finalmente viene usato un termine consono: indecente.
Il fatto che la società, per quanto inutile, non esoneri l’allenatore rappresenta le reali intenzioni della società su come affrontare il campionato. È un offesa alla città e ai tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento.
Un campo di patate
Se.la squadra nn reagisce la responsabilità sta in mano l allenatore……cosa aspettiamo a prendere provvedimenti…,
Caro amico. Vorrebbe dire che tutto sia dovuto alle condizioni del terreno di gioco? Vorrebbe dire che con un altro terreno la classifica sarebbe diversa? Il terreno è adeguato a chi gioca. Finiamola di fare ciò che a Messina sappiamo fare meglio ossia non riconoscere i nostri limiti e difetti e addossare la colpa agli altri. Questa squadra è espressione della volontà societaria.
Sparare sulla Croce Rossa è fin troppo facile.Questa squadra ha grossi limiti tecnici,troppi giovani con poca o nessuna esperienza nella categoria.Ma non dobbiamo scordarci che il presidente SCIOTTO ha garantito l’iscrizione al campionato e non mi sembra poca cosa.Alternative societarie non ne vedo, nessun imprenditore o cordata di imprenditori si è fatta avanti.Mi sembra inutile remare contro ed invocare le sue dimissioni che vorrebbero significare la fine del calcio professionistico a Messina.Sono amareggiato e dispiaciuto nel vedere il Messina ultimo in classifica ma la tifoseria deve sostenere la squadra e sono certo che la dirigenza cercherà di colmare le lacune rinforzandola.Cambiare allenatore non serve a niente, oltretutto AUTERI è un ottimo tecnico.Nemmeno se venissero Ancelotti o Spalletti potrebbero fare miracoli con questa rosa di giocatori.Quindi forza MESSINA!!!