Istituzioni e associazioni hanno messo a disposizione dei pullman per invitare i cittadini a far sentire la propria voce, mentre in assessorato verrà discussa l'autorizzazione al progetto sperimentale della ditta, che si occupa di smaltimento di rifiuti speciali
Giovedì 27 ottobre si terrà a Palermo una Conferenza dei Servizi sulla richiesta di autorizzazione del progetto presentato da ESI Spa per bruciare rifiuti speciali nell’impianto di Giammoro. Il progetto, visto come una ulteriore forma di incenerimento e inquinamento, è duramente avversato da istituzioni e associazioni ambientaliste che, per l’occasione, hanno organizzato dei pullman gratuiti per invitare la gente a manifestare sotto la sede dell’assessorato regionale all’Energia. Chiunque intendesse aderire può farlo avvertendo il prima possibile Padre Giuseppe Trifirò (presso la Parrocchia di Archi o di Pace del Mela), l’Ufficio Ambiente del Comune di Pace del Mela (090-9347213) oppure il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore, entro martedì 25 ottobre 2016.
Del progetto ESI si parla da qualche settimana; l’azienda, che fa parte del gruppo Franza, si occupa principalmente dello smaltimento del piombo delle batterie usate, attraverso l’uso di un forno industriale. Proprio in questo forno si vorrebbero bruciare altre tipologie di rifiuti speciali, per verificarne il possibile utilizzo come combustibile. Una possibilità non gradita nella valle del Mela, che ha percepito il progetto come una sorta di ulteriore inceneritore contro cui combattere, oltre a quello già annunciato da A2A per la riconversione della centrale termoelettrica di San Filippo del Mela.
Proprio a proposito dell’inceneritore A2A le associazioni ADASC, Comitato Tutela Ambiente, TSC e Comitato Lenzuoli 27 settembre hanno incaricato l’avvocato Vera Giorgianni della presentazione di un intervento ad oppenedum dinanzi al TAR Lazio, in merito al ricorso presentato dalla società Edipower sull’inceneritore di San Filippo del Mela. “I pareri negativi della Soprintendenza di Messina e del Ministero dei Beni Culturali sono un ostacolo che difficilmente l’azienda riuscirà a superare” – spiegano le associazioni – “per questo ad A2A sta così a cuore l’annullamento dei pareri negativi. Apprezziamo anche la costituzione dei Comuni dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e del SIN, che si sono affidati ad un pool di legali per difendere la salute della valle del Mela”.
