Il primo dei non eletti aveva presentato il ricorso nei confronti di Donatella Sindoni per ineleggibilità. Si dice pronto a subentrare, qualora l'Aula votasse la decadenza e previa autorizzazione dal giudice dal momento che il medico è ai domiciliari.
Giovanni Cocivera ha detto sì. Il primo dei non eletti nella lista Pd con una nota trasmessa al segretario generale Le Donne ed alla presidente del consiglio comunale Barrile, si è detto disponibile a subentrare a Donatella Sindoni qualora l’Aula ne votasse la decadenza. Erano stati Le Donne e Barrile, dopo aver interpellato la prefettura, a richiedere al medico, attualmente agli arresti domiciliari per la vicenda degli aborti clandestini, le sue intenzioni in merito alla surroga della consigliera. Peraltro era stato lo stesso Cocivera a presentare il ricorso appellandosi ad una norma in materia di ineleggibilità. La vicenda si è fatta via via più complessa finendo al centro di una serie di esposti, polemiche e botta e risposta tra Messina e Palermo.
“Il sottoscritto Giovanni Cocivera-si legge- in qualità di primo dei non eletti nella lista Pd è nella disponibilità di poter accettare la surrogazione della consigliera comunale decadenda previa autorizzazione del giudice. Si fa presente che l’istanza al Gip può essere presentata solamente all’avvenuta decadenza della Consigliera in quanto il Gip non può avere figura di consulente ma solamente figura decisionale”.
Cocivera insomma ricorda che la surroga e quindi la presentazione dell’istanza di autorizzazione al Giudice può avvenire solo dopo che il consiglio comunale abbia votato ed al momento, tra esposti in procura e pareri legali, la situazione è alquanto caotica.
Nei giorni scorsi era stato il secondo dei non eletti, Giuseppe Siracusano, a presentare una diffida al Consiglio affinchè si esprimesse sulla decadenza.
Rosaria Brancato