Inferno Messina e la prevenzione che non c'è, "il piano antincendio va applicato"

Inferno Messina e la prevenzione che non c’è, “il piano antincendio va applicato”

Redazione

Inferno Messina e la prevenzione che non c’è, “il piano antincendio va applicato”

mercoledì 26 Luglio 2023 - 07:30

A Massa Santa Lucia un terreno si salva grazie alla pulizia, mentre il consigliere Geraci denuncia la situazione a Bisconte e il Pd parla di "disastro annunciato"

MESSINA – La città, la provincia e la regione bruciano e, assieme all’azione criminale dei piromani, diventa centrale il tema della prevenzione. Il signore che ci ha inviato il video, ad esempio, ha potuto salvare in parte il suo terreno di Massa Santa Lucia, anche se le fiamme hanno eliminato tanti ulivi, grazie a un’attenzione preliminare. Grazie a una pulizia fondamentale per evitare che il fuoco attecchisse sulle erbacce. E, sul tema della prevenzione, insiste Alessandro Geraci, vicepresidente vicario della III Municipalità, in relazione a Bisconte, mentre il coordinamento provinciale del Partito democratico parla in generale di “disastro annunciato”.

Sottolinea il consigliere: “Piano Regionale antincendio, lotta agli incendi di interfaccia e ordinanze sindacali che restano carte scritte. Una politica incapace di fare controllo e prevenzione. Nel villaggio Bisconte, nonostante le mie ripetute denuncie e segnalazioni, al 25 Luglio ancora nessun intervento in un ampio terreno sotto montagna e a ridosso delle abitazioni e di una chiesa parrocchiale. Siete una vergogna”.

Sull’argomento è intervenuto il coordinamento provinciale del Partito democratico di Messina: “Un inferno di fiamme e fuoco sta aggredendo molti territori della provincia di Messina. Siamo di fronte a scene apocalittiche che hanno portato decine di famiglie per strada, molte case nelle cinte collinari sono state toccate dalle fiamme e si stanno determinando evacuazioni di intere comunità. È inaccettabile che di fronte ad una emergenza annunciata la Regione Siciliana e la Protezione civile regionale si facciano cogliere sostanzialmente impreparati”.

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8 commenti

  1. ogniannuastissamusica 26 Luglio 2023 07:42

    Se il piano antincendio comunale consiste in un’unica conferenza stampa fatta ad inizio estate durante la quale dicono che sono bravissimi e poi succede l’inferno di questi giorni è meglio attuare altre soluzioni.

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  2. Convinto come sono che gli incendi divampati in questi giorni e purtroppo ancora in essere siano largamente di origine dolosa non capisco perché sfruttando anche i fondi pnrr ed altre fonti di finanziamento non si sia posto già (o magari lo si cominci a fare…) in atto un piano di massiccio impiego di droni che potrebbero essere usati anche nottetempo per il controllo del territorio (servirebbero anche come deterrente). Inoltre sarebbe utile (sempre che non esistano già) predisporre in punti strategici dei peloritani e non solo posti di osservazione affidati a profondi conoscitori del territorio per segnalare immediatamente il primo comparire di un focolaio così da mettere in allerta tempestivamente sia i vigili del fuoco (magari dotati anche di strutture delocalizzate) sia le forze dell’ordine perché provino a intercettare gli incendiari. Tante altre misure potrebbero essere poste in essere, ma queste mi sembrano proprio il minimo sindacale

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  3. I droni andavano bene per far finta di individuare i cittadini che facevano due passi durante il COVID assieme ad improperi e volgarità gratuite.
    A ripensarci viene da ridere e piangere assieme.
    Adesso che ne servirebbero a decine non se ne vede neppure uno.
    In Calabria un piromane è stato intercettato grazie ad un drone.
    Sarebbe poi il caso che i presidenti delle regioni Sicilia e Calabria facessero opera di pressione sul governo per una legge vera contro questi assassini piuttosto che perdere tempo a parlare di abrogazione idel concorso esterno in associazione mafiosa.
    Utopia: Chi rinuncerebbe a salvarsi la pelle?
    Gli stessi presidenti dovrebbero anche chiedersi perché nulla funzioni nel campo della prevenzione.
    Dopo una catastrofe del genere bisognerebbe dimettersi e non parlare a vanvera di tolleranza zero e idiozie varie.
    Ci sono delle responsabilità gestionali e degli interessi che la politica non intende individuare blaterando di gradi di giudizio.

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  4. e si ironizza ci cuppa sempre il PONTE…….mi sto VERGOGNANDO di essere Messinese….

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  5. Gli incendi sono tutti di origine dolosa e lo dimostra il fatto che tutta la Sicilia è stata coninvolta in contemporanea.
    Le persone coinvolte si sono coordinate tra di loro, mi auguro che chi di competenza si attivi per prenderli uno per uno… i mezzi ci sono e se vogliono possono.
    Per il resto il “Piano Antincendio” lascia il tempo che trova, giusto che ci sia, ma contro questi criminali ci vuole controllo sul territorio…

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  6. Salvatore le misure di cui parla Lei non sono funzionali al voto di scambio quindi non portano voti e non hanno neanche risonanza mediatica per cui non interessano alla politica.

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  7. Devono morire bruciati come la natura e gli animali che hanno distrutto oltre al disagio per noi esseri umani. La legge è troppo inutile per i reati contro la natura.

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  8. Il piano antincendio boschivo è di competenza regionale, ed è stato aggiornato a marzo del 2021. A mio parere è carente. Credo che la maggior parte degli incendi siano dolosi. Spero che l’area boschiva torni ad essere bosco, e non sia sostituta da una orribile distesa di pannelli solari o pale eoliche.

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