Una persona si spaccia per conoscente allo scopo di carpire informazioni da utilizzare probabilmente per scopi illeciti. Il coordinamento invita a segnalare altre situazioni simili
Il Codacons avverte che nelle ultime settimane sono giunte numerose segnalazioni da parte di cittadini che nella zona dell’Università centrale, sono stati fermati per strada da un tizio che spesso si qualifica come signor Carmelo Bucalo, ha circa 55-60 anni, capelli bianchi ed è solitamente vestito in jeans e polo.
“Questi si spaccia” – spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente Provinciale del Codacons) – “per un muratore ed afferma di aver lavorato negli anni novanta in un appartamento del malcapitato o di qualche suo parente e cerca di carpire informazioni sull’interlocutore o sui di lui parenti (ad esempio, dove vivono adesso, come stanno, cosa fanno, etc.) probabilmente per utilizzarle per scopi illeciti. Lo stesso si mostra affabile, in gran confidenza, dando la cosiddetta “baciata” di saluto, e chiedendo infine, quando non riesce a carpire molte informazioni, un aiuto economico per comprare una bombola d’ossigeno per la moglie ammalata. Tali segnalazioni sono giunte da persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali, dagli studenti alle persone anziane che spesso forniscono informazioni sulla propria vita personale e familiare”.
Il Codacons consiglia di non dare mai informazioni sulla propria persona e sui propri familiari a persone che non si conoscono o di cui non ci si ricorda e che si spacciano per vecchi conoscenti o amici.
“Non esitate mai – aggiunge il Codacons – a chiamare il 112 o il 113 per segnalare qualsiasi situazione anomala o sospetta ovvero se si ha qualsiasi dubbio sull’identità delle persone alle quali sono state date informazioni riservate. I truffatori di questo tipo sono solitamente ben vestiti, gentili ed abili nel parlare e nel convincere a dare o fare qualcosa”.
“In tutti questi casi si raccomanda” – conclude l’avv. Cardile – “soprattutto agli anziani che sono il principale obiettivo dei truffatori, di essere sospettosi, di non dare agli estranei informazioni riservate, di non aprire la porta agli sconosciuti anche se si presentano con una divisa o con tesserini che possono essere falsi e di non esitare a chiamare le forze dell’ordine in tutti i casi in cui si sospetta una truffa”.
Il Codacons è a disposizione per fornire tutte le informazioni al riguardo nonché per raccogliere le eventuali segnalazioni.