L'Amministrazione comunale naxiota vuole investire 670 mila euro per rimettere in sicurezza e riaprire la struttura. Ma per il gruppo politico d'opposizione "non vale la pena spendere queste somme". Non ci sarebbe un ricavo qualora dovesse essere messa in vendita.
Non si tratta di una vera e propria interrogazione scritta ma di una richiesta di notizie riguardanti la ristrutturazione e la riapertura di un sito di inestimabile importanza. Il Museo civico di Storia naturale di Giardini Naxos per l’Amministrazione comunale resta, infatti, un luogo da rivalorizzare e riimmettere nei circuiti turistici nel più breve tempo possibile. Ma se il sindaco Nello Lo Turco ed il suo vice, Carmelo Giardina, hanno deciso di puntare alla rimessa in sicurezza dello stabile, qualche giorno fa dal movimento politico naxiota “Agorà” sono arrivate in merito delle vere e proprie “saette”. Per i vertici del gruppo, Gabriele La Fauce e Angela Battello, il fatto che Lo Turco e compagni abbiano già indicato un esperto di fiducia per redigere un piano per la ristrutturazione del Museo è una cosa certamente positiva, ma l’intervento, compreso di competenze tecniche, è di circa 670 mila euro.
Una somma che per gli “agorini” risulta troppo “esosa e forse non vale neanche la pena spendere”. “Se volessimo vendere lo stabile, dopo averlo ristrutturato – hanno scritto sulla loro pagina facebook -, il valore sarebbe di 570 mila euro. Almeno secondo un’indagine di mercato. E di conseguenza non ci sarebbe un ricavo, ma una perdita di denaro importante. E, se si ricorda che l’immobile venne acquistato, alla fine degli ’90, per circa 350 milioni di vecchie lire, la forbice diviene ancora più profonda”. Per questo motivo il gruppo chiederà nei prossimi giorni delucidazioni maggiori all’Amministrazione per andare a fondo e comprendere come si comporteranno veramente sindaco e Giunta.
Enrico Scandurra
