Il capogruppo di maggioranza Triolo: "Noi ci stiamo muovendo lungo la via politica, mentre la Città Metropolitana, titolare del progetto, proporrà ricorso in via giurisdizionale"
“Siamo fiduciosi che la Regione possa tornare sui propri passi in merito alla revoca dei quasi quattro milioni di euro per la realizzazione del nuovo liceo scientifico di S. Teresa di Riva. Noi ci stiamo muovendo lungo la via politica, mentre la Città Metropolitana, titolare del progetto, proporrà ricorso in via giurisdizionale”. La dichiarazione del capogruppo di maggioranza, Sandro Triolo, sintetizza il volere del Consiglio comunale che, con voto unanime, ha approvato un ordine del giorno di protesta contro quello che ritiene uno “scippo” della Regione. “Abbiamo inoltrato all’assessorato due richieste di chiarimenti – ha aggiunto Triolo – ma finora non ci hanno risposto. Porteremo la nostra protesta all’Ars affinché sia il Parlamento siciliano a decretare se questo è uno scippo vero e proprio o una delle solite anomalie burocratiche”. Ma S. Teresa di Riva rischierebbe di restare fuori comunque, almeno secondo quanto riferito dai consiglieri di minoranza Sebastiano Pinto e David Trimarchi. “Il nostro Comune – hanno evidenziato i due – potrebbe essere tagliato fuori per un errore nel conteggio dei fondi disponibili, destinati tutti alle opere che figurano nei primi cinque posti e S. Teresa è al sesto”.
In questa direzione c’è da registrare una dichiarazione del dirigente generale dell’assessorato. Ma si aspetta la firma del decreto in quanto tra l’altro non sarebbe possibile ricorrere contro un parere o una dichiarazione. Comunque sia, tutti i consiglieri presenti in aula hanno esitato la delibera con la quale viene approvato il documento di protesta. Da tanti, troppi anni si parla della necessità di un nuovo plesso per lo Scientifico, costretto a condividere le aule (sovraffollate) con il classico. Lo scorso maggio, l’elaborato è stato inserito nella graduatoria definitiva di quelli ammissibili a finanziamento con ifondi ricavati dai ribassi d’asta. Dall’ assessorato all’Istruzione spiegano però adesso che la Regione non riesce a garantire i 3 milioni 645mila e 643 euro concessi nel novembre del 2014 all’ex Provincia, a fronte dei 4 milioni richiesti, per il progetto del liceo. Pertanto quei soldi devono essere assegnati ad altri elaborati che, pur essendo in posizioni inferiori in graduatoria, comunque riuscirebbero a garantire alla Regione la totalità della spesa delle somme a disposizione, come previsto dall’avviso stesso. Un stop improvviso che non consentirà di realizzare l’agognata opera, il cui importo complessivo ammonta a 6 milioni e 300mila euro.
Carmelo Caspanello