Il nuovo statuto regolamenterà la fruizione della palestra di Mastrociccio e del campo da calcio di Calcarone, oltre che del polivalente di contrada Pallio, che però dovrà essere ristrutturato e rimesso in sicurezza.
E’ stato definitivamente approvato nel corso dell’’ultima seduta di Consiglio comunale e adesso che il nuovo regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi è ormai cosa fatta, l’Amministrazione del sindaco Nello Lo Turco dovrà dare l’ “ok” in sede di Giunta. Nei prossimi giorni lo statuto, che regolamenterà la fruizione di alcune strutture ricreative, andrà infatti al vaglio dei quattro assessori che dovranno stabilire anche le tariffe per chi vorrà utilizzare i tre spazi pubblici, inseriti, appunto, nel testo esitato dalla sola maggioranza consiliare. “Più di una settimana fa l’Assemblea ha deciso di dare il via libera ad uno statuto importantissimo per programmare con serietà le attività sportive delle società giardinesi – ha dichiarato nei giorni scorsi il vicesindaco ed assessore al ramo, Carmelo Giardina -, e ora spetterà a noi fare il resto. Nell’arco di pochi giorni si arriverà molto probabilmente alla decisiva svolta con il nostro parere favorevole, affinché gli sportivi locali possano praticare senza problemi le loro passioni. Un obiettivo che ci siamo prefissati già da circa un anno e che stiamo finalmente raggiungendo”. I siti dove i cittadini giardinesi potranno trascorrere il tempo libero saranno la palestra comunale di contrada Mastrociccio, il campo sportivo del rione Calcarone, che tra qualche settimana dovrebbero accogliere gli appassionati di calcio, tennis, pallavolo e basket. Tutte discipline che potranno essere praticate anche nei campetti del cosiddetto centro “Pigno” della frazione di Pallio, una volta che lo stesso impianto verrà ristrutturato e rimesso in sicurezza. Un polivalente, progettato e realizzato durante l’allora Amministrazione del sindaco Salvatore Giglio, che da diversi anni è caduto in disgrazia e resta tuttora “sfregiato” da un persistente stato d’incuria e d’abbandono. Per il resto tutte le altre due strutture potranno, invece, essere prese d’assalto da giovani ed adulti di ogni età che da parecchio sono rimasti senza “pane per i loro denti”.
Enrico Scandurra