Il sodalizio di telecomunicazioni di Belpasso, dopo una lunga attesa, ha "gettato la spugna" definitivamente per gestire la struttura. Il progetto promosso dal general manager Lino Chiechio non prevedeva alcun onere per il Comune, ma a giocare un brutto scherzo è stato l'immobilismo burocratico.
Il piano era stato promosso qualche mese fa da Videobank, ma alla fine, dopo mesi di attesa, la società di Belpasso ha “gettato la spugna”, comunicando nelle scorse ore di non essere più interessata alla gestione del Palazzo dei Congressi di Taormina. Il sodalizio etneo di telecomunicazioni aveva inviato infatti, nei mesi scorsi, una formale proposta al Comune di Taormina con un progetto che prevedeva la ristrutturazione, nel rispetto delle normative di legge per l’agibilità, e la conseguente gestione per il rilancio della struttura della Perla dello Jonio. Con l’obiettivo di valorizzare il cuore nevralgico dell’attività culturale della città, utilizzandolo a pieno regime per il Taormina FilmFest e mettendo in cantiere diverse iniziative per una fruizione in tutti i mesi dell’anno. Un programma che è stato completamente disatteso e cestinato, visto che dal proprio canale facebook, il general manager di Videobank, Lino Ciechio, ha fatto sapere che “nonostante la disponibilità e l’adesione di massima al nostro progetto da parte dell’Amministrazione comunale non ci è mai arrivata una risposta ufficiale di riscontro. Ringraziamo, pertanto, gli amministratori per gli attestati di stima, ma la nostra è un’azienda con degli obiettivi industriali ben precisi ed il tempo è fondamentale per poterli realizzare”. “Il progetto – ha ancora detto – non prevedeva alcun onere per il Comune e ci sarebbe bastato solo il ‘via libera’ con un’apposita convenzione oppure ci avrebbe fatto piacere l’indizione di una gara d’appalto pubblica in cui avremmo partecipato volentieri. E nel caso fosse arrivata un proposta migliorativa rispetto alla nostra, ci saremmo ritenuti ugualmente soddisfatti per il bene del Palazzo dei Congressi e di Taormina”. Le forze politiche, senza distinguo, avevano accolto sin dall’inizio con entusiasmo l’idea formulata, con il sindaco Eligio Giardina, il suo vice Mario D’Agostino, l’assessore Salvo Cilona, il presidente del Consiglio comunale, Antonio D’Aveni, ed il consigliere di minoranza Pinuccio Composto, che avevano colto la grande opportunità fornita, credendo subito al rilancio della struttura. Ma a frenare il progetto ci ha pensato l’immobilismo burocratico, che ha dunque costretto il sodalizio di Belpasso a cambiare rotta ed ad orientare i propri investimenti in altre direzioni. “Con questo non ufficializziamo alcun disimpegno nei confronti della città di Taormina – ha continuato Chiechio – alla quale continueremo ad essere legati professionalmente ed affettivamente”. Intanto la notizia è arrivata già alle orecchie di parecchi in una città che, nei prossimi mesi, dovrà fare a meno di un’opportunità fondamentale per far risorgere le attività economiche dalle sabbie mobili.
Enrico Scandurra