Se non vedi ma deambuli, il parcheggio te lo paghi. E quando muori pagano i tuoi eredi

Se non vedi ma deambuli, il parcheggio te lo paghi. E quando muori pagano i tuoi eredi

Danila La Torre

Se non vedi ma deambuli, il parcheggio te lo paghi. E quando muori pagano i tuoi eredi

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giovedì 07 Marzo 2013 - 15:37

Una determina del dirigente comunale alla Mobilità Pizzino esclude i non vedenti dai beneficiari degli di spazi di sosta gratuita in zone ad alta densità di traffico. Il presidente del Consiglio Previti, il consigliere Chiarella e Renato Accorinti si ribellano

Per il Comune di Messina, il cieco che non ha una «capacità di deambulazione impedita» non è un invalido. Per lo meno, non un invalido che ha il diritto di usufruire gratuitamente di spazi di sosta in zone ad alta densità di traffico. La determina n.4 firmata dal dirigente del Dipartimento Mobilità urbana e viabilità, Mario Pizzino, non lascia dubbi all’interpretazione e specifica in maniera chiara che «la disabilità consistente nella mancanza della vista, ove non associata ad altra patologia che comprometta la deambulazione non costituisce presupposto per l’assegnazione dell’area di sosta personalizzata».

In altre parole, se una persona è non vedente ma deambula, il parcheggio se lo deve pagare. La determina stabilisce infatti che «il costo relativo alla realizzazione e alla manutenzione della segnaletica stradale, sia verticale che orizzontale, di individuazione e delimitazione dello spazio di sosta, nonché la relativa rimozione sono a totale carico del beneficiario».

Per correttezza e completezza delle informazioni, va detto che il provvedimento varato dall’amministrazione comunale è legittimo, in quanto – come specificato nello stesso – è facoltà (e non obbligo) dell’amministrazione assegnare con propria ordinanza spazi di sosta personalizzati per invalidi titolari di contrassegno di parcheggio per disabili. Ed è sempre l’amministrazione che deve stabilire le modalità di assegnazione di spazi di sosta personalizzati.

Non sempre però ciò che legittimo è anche opportuno, soprattutto quando in ballo c’è il principio di giustizia sociale, che una buona sana ed efficiente amministrazione dovrebbe sempre perseguire. E nella determina di Pizzino di giusto e socialmente accettabile c’ è veramente poco, se si pensa che al non vedente che desideri disporre di spazi di sosta viene addirittura imposto di «avvalersi necessariamente della ditta di segnaletica che al momento della concessione svolge il servizio di manutenzione della segnaletica per questo Dipartimento, la quale applicherà obbligatoriamente gli stessi prezzi praticati all’amministrazione comunale».

L’intera manovra, infatti, mira a portare liquidità nelle prosciugate casse di Palazzo Zanca, dove il commissario straordinario Lugi Croce ed i suoi esperti stanno aumentando tutto ciò che è possibile aumentare: dalle tariffe dell’acqua a quelle della spazzatura, dalle aliquote dell’Imu ai costi dei servizi a domanda individuale, andando a colpire sempre le classi meno abbienti. E, adesso, con questo nuovo provvedimento si va ad infierire anche sulle categorie svantaggiate. Emerge quasi un pizzico di cattiveria nell’ultimo passaggio della determina di Pizzino, in cui si dice che «in caso di decesso del beneficiario, la rimozione della suddetta segnaletica è a totale carico degli eredi e, in caso di inadempienza provvederà l’amministrazione comunale con addebito del relativo costo».

La misura adottata dal dirigente alla Mobilità ha già scatenato la reazione del presidente del Consiglio comunale, Pippo Previti, che vorrebbe un provvedimento punitivo nei confronti di Pizzino e quella del consigliere comunale Giuseppe Chiarella , che chiede la revoca urgente della determina. Anche Renato Accorinti ed il suo staff esprimono «l'assoluto dissenso nei confronti dell'iniziativa, espressione di una politica che nel battere cassa – per l'ennesima volta – sceglie di colpire i più deboli e perfino i disabili, infierendo con cinismo sulla sofferenza delle famiglie che vivono questi drammi» e anche loro chiedono l’immediata revoca della delibera.(Danila La Torre)

11 commenti

  1. IH-870 I-ITGI 7 Marzo 2013 16:35

    Potrebbe gentilmente il dr. MARIO PIZZINO spiegarci ,la ratio di questo provvedimento ? Non sarebbe stato più civile e giusto, invece, ritoccare le tariffe dei parcheggi ? E magari rendere piu’ funzionali BUS e TRAM ?

    Grazie.

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  2. Salvare il Comune non significa salvare i cittadini.
    Oggi, ancor di più, questo dovrebbe essere chiaro.

    E alle prossime elezioni, continuare a legittimare questo ente, vorrà dire esserne corresponsabili.

    Che Iddio abbia pietà di Messina e dei suoi onesti abitanti.

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  3. Signor Mario Pizzino, ci sono dipendenti del comune che posteggiano la propria autovettura negli appositi spazi riservati, esponendo il contrassegno degli invalidi. Il punto è che questi dipendenti, non invalidi, usufruiscono (a scrocco), per tutta la durata della giornata lavorativa, precludono ai portatori di handicap, con tanto di contrassegno, che devono recarsi al comune e dintorni, di usufruire degli spazi riservati. QUESTA E’ UNA CATTIVA FURBIZIA CHE VA REPRESSA!!!

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  4. VERGOGNA!!!

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  5. IH-870 I-ITGI 8 Marzo 2013 10:07

    IL DR. CROCE fa bene ad arrabbiarsi ; meglio farebbe ad aggiungere una nota negativa sul curriculum del Pizzino, con eventuale sanzione amministrativa (ove prescritta).

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  6. Per Il Sig. Mario Pizzino,
    Sig……
    Ma, l’ei che cosi bravo a firmare quanto pubblicato per far pagare Gli stalli, a fatto verifica di tutti gli stalli a pagamento di tutta la citta ( VEDI PASSI CARABILI, STRISCIE BLU OVE VENGONO AGGEVOLATI ALCUNI COMMERCIANTTI, o RESIDENTI???……).,
    Provi e vedrà dove sono i mancati incassi e chi agevola Ciò……..
    Messina e i messinesi, CHE come lei occupano posti di comando, dove dovrebbero vigilare e FAR rispettare le leggi, e i diritti e i doveri, ( LEI ? FORSE E UNO DI QUELLI CHE ANDREBBE CONTROLLATO, COSA FA DOVE VA E COSA USA DELLA COLLETTIVITA!!!!!!)…..

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  7. Oggi è venerdì di Quaresima e devo fare il buono quindi non scriverò che oggi a me e domani a te caro sig. pizzino…

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  8. IH-870 I-ITGI 8 Marzo 2013 16:38

    GIUSTO. MA PRIMA DI TUTTO, ESSA VA REGOLARMENTE DENUNCIATA, NEI COMPETENTI UFFICI DELLE FORZE DELL’ORDINE. PURTROPPO NON BASTA DIRLO IN QUESTO SPAZIO TELEMATICO.

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  9. Il pensiero è un atto consapevole che ha il fine di migliorare lo stato precedente al suo uso.
    Nel caso del Pizzino (ahi quel nome…) la volontà punitiva è intervenuta ancor prima del pensiero disturbando il risultato finale. In sintesi una cacata pazzesca.

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  10. E che lo fanno a fare se c’è xxxxxxxxxxxxxxxx adiacente a piazza municipio che parcheggia le macchine da asciugare proprio dentro la piazza rimuovendo i pali con la catena e non gli dicono niente?

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  11. puzza di latte 8 Marzo 2013 20:16

    Caro Sig. Previti, capisco il suo sdegno, e capisco anche il tenore del suo intervento. Premesso che è legittima e condivisibile la sua reazione avverso un così ignobile provvedimento e che susciti nella sua persona la reazione che lo ha portato alla denuncia-protesta con così tanta verve ma quello che non capisco è, se tanta solerzia sia derivata dall’essere toccato Lei stesso dal provvedimento elaborato dall’incapace Pizzino. Infatti io credo che Lei deambuli ma allo stesso tempo sia non vedente in quanto per quasi cinque anni non ha visto lo scempio che quei ritardati dei suoi colleghi Consiglieri avete procurato alla città di Messina. Mi viene da chiedere se non abbia acquistato la vista miracolosamente in questi ultimo periodo, Lei che nella qualità di Presidente del Consiglio comunale rappresenta la più alta carica in regime di commissariamento. Forse a breve si voterà per il rinnovo del Consiglio Comunale?

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