Il consigliere della VI circoscrizione ha richiesto tante volte l’eliminazione della tariffa per entrare ed uscire dallo svincolo di Ponte Gallo, ma senza risultati. Ora, in occasione del 40esimo anniversario dell’istituzione del pedaggio, ne richiede ancora una volta con forza la cancellazione
Biancuzzo non demorde. Il consigliere della VI circoscrizione ha più volte richiesto l’eliminazione del pedaggio allo svincolo di Ponte Gallo, accanto alla barriera di Messina nord, ma finora senza mai riuscire nell’intento. Le manifestazioni sono state diverse, ma ancora oggi i residenti della zona nord della città che vogliono raggiungere il centro cittadino devono pagare 1 euro e 20 centesimi per andare, stessa cifra per tornare. Per chi lavora in centro, 2 euro e 40 centesimi al giorno, accumulandosi, diventano una spesa consistente.
Scrive Biancuzzo: “I residenti nella zona nord di Messina ed i messinesi che trascorrono le vacanze nelle frazioni rivierasche continuano a pagare un pedaggio ingiusto ai caselli di Ponte Gallo, erroneamente denominati Villafranca. Da 40 anni, esattamente dal 24 ottobre del 1972, paghiamo un pedaggio ingiusto ed illegale. Da anni i singoli cittadini, le associazioni di consumatori, il mondo politico e sindacale hanno più volte contestato tale tributo, ritenuto iniquamente posto a carico della popolazione, richiedendo la relativa soppressione. Tra l’altro, dallo svincolo di Ponte Gallo si può uscire ed entrare solo da e verso la tangenziale e non da e verso l’A 20”.
L’ultima pacifica protesta, lo scorso anno davanti al Comune: “L’ex sindaco ha ricevuto una delegazione e si era impegnato per intervenire, assicurandoci che avrebbe provveduto ad eliminare tale anomalia ingiusta anche ricorrendo a vie legali. Anche l’ex commissario del Cas, Gaetano Sciacca, si era detto favorevole, ma poi non si è saputo più nulla”.
Non solo. Ora si aggiunge il problema della carreggiata ridotta: “La tangenziale è in pessime condizioni e quasi intransitabile a causa di 3 chilometri e mezzo di strettoia che costringe quotidianamente i numerosi mezzi in transito a rimanere bloccati in coda”.
Ed allora adesso Biancuzzo trova un nuovo interlocutore, il commissario del Comune, Luigi Croce: “A tutela dei cittadini, chiedo l’eliminazione del pedaggio in uscita ed entrata presso il casello erroneamente denominato Villafranca, che in realtà è da intendersi di Messina Nord – Ponte Gallo. Chiedo quindi anche che venga sostituita la tabella direzionale con questa dicitura”.
(Marco Ipsale)
E’ lui, è tornato!!!!!
Benissimo… caro consigliere… e speriamo che sia la volta buona!!!
Adesso avete il nuovo commissario…Avv. Gazzara.
Rivolgetevi a lui….ricordatevi che non è un uomo del calderone….
riuscirà a risolvere l’annosa truffa….
CREDETECI
Biancuzzo, hai perfettamente ragione e fai bene a batterti, speriamo non da solo.
INUTILE SPERARE… Caro Biancuzzo, siamo tutti con te e personalmente ammiro la tua forza di volontà, ma purtroppo sappiamo che il pedaggio non verrà mai tolto… A guadagnarci sarebbero solo i cittadini e tutti noi sappiamo che le istituzioni e la politica agiscono CONTRO i cittadini e mai a favore.
E’ una vera ingiustizia. Dovrebbe essere l’intero quartiere a protestare. 40 anni di pizzo Anas sono troppi per chiunque. Blocchiamo i caselli per un paio di giorni e poi vediamo se qualcuno finalmente si degna di chiudere questa brutta storia!
La tratta autostradale ricadente nello stesso Comune, stante la funzione di collegare le diverse aree dello stesso territorio, si definisce “Tangenziale”.
Da qui ne scaturisce la libera fruizione della stessa laddove i cosiddetti svincoli insistino nello medesimo ambito comunale.
Non si capisce come si possa continuare a tollerare il discriminante trattamento nei confronti dei cittadini residenti nei villaggi della zona Nord.
La beffa, a questo punto, si fa sempre più crescente tenuto conto del beneficio a cui andrà incontro, con l’apertura dei nascenti svincoli, un’allargata fascia di cittadini nel mentre si fa rendere più oneroso, considerato, fra l’altro, il minore numero di chilometri rimasti a pagamento, il pedaggio ai figliastri, a cui do la mia solidarietà.