Soddisfatto per la scelta della città dello Stretto come sede dell’evento, il presidente di Confapi Messina Giorgio Caprì. Si metteranno in evidenza gli aspetti più importanti del dsgl 231/01
La responsabilità amministrativa delle società con riferimento al dsgl 231/01: questa il tema al centro della giornata di studio organizzato da Confapi, Associazione Piccole e Media industrie private che si svolgerà lunedì mattina, con inizio alle 0re 9 presso l’hotel Royal di Messina. Un appuntamento importante per imprenditori e addetti ai lavori che, grazie alla conoscenza e all’applicazione della suddetta normativa, potranno contare su uno strumento in più per tutelare il proprio operato. Previsti gli interventi di importante relatori, non solo del settore imprenditoriali, che metteranno in evidenza gli aspetti più importanti del testo legislativo, anche attraverso lo studio di alcuni casi pratici.
Soddisfatto della scelta di Messina come sede dell’evento, il presidente di Confapi Messina Giorgio Caprì: «La decisione di organizzare a Messina il seminario che affronta una tematica così importante, è la dimostrazione concreta del lavoro che, con impegno e serietà, stiamo svolgendo sul territorio. Credo molto nell’iniziativa – ha commentato Caprì – perché l’applicazione del Decreto legislativo 231/01 può veramente rappresentare per le piccole e medie imprese un valido strumento di tutela. È importante soprattutto che gli imprenditori che operano sul territorio abbiano la possibilità di difendere il proprio operato grazie a quanto previsto dalla normativa in oggetto».
Il presidente Caprì, che nel corso del suo intervento porrà l’attenzione su alcuni degli aspetti più rilevanti previsti dal decreto sulla “responsabilità amministrativa”, auspica che sulla scorta di quanto promosso da Confapi Sicilia, nella sede di Messina, anche in altre realtà territoriali vengano organizzati momenti di studio, confronto e approfondimento sull’applicazione della dlgs 231/01.
Le ipotesi di reato previste dal testo normativo sono molto ampie e vanno da reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, truffa, indebita percezione di erogazione, ecc.) ai reati in violazione delle norme antinfortunistiche (art. 30 dlgs. 81/08) e, tra alcuni mesi, anche reati ambientali. Le sanzioni amministrative e pecuniarie ed interdittive, previste dal decreto per le imprese sono pesantissime e dissuasive, in alcuni casi potrebbero mettere in discussione la sopravvivenza stessa dell’Azienda. Il legislatore ha tuttavia previsto per l’impresa la possibilità di essere esonerata dalla responsabilità amministrativa qualora dimostri di avere adottato ed efficacemente attuato, un modello organizzativo idoneo alla loro prevenzione.