L’incontro “La scuola incontra lo Stato” organizzato da “Il carrettinodelleidee.com”. Il prefetto Alecci, il questore Gugliotta e il sostituto procuratore Crescenti hanno dialogato con gli studenti della Juvara
Il futuro sono i giovani, lo si dice sempre. Ma in tempi in cui è difficile assicurare un futuro prospero ai giovani, a causa di una crisi che attanaglia ogni settore, diventa fondamentale infondere in chi rappresenterà la Messina di domani il senso delle istituzioni. Questo l’obiettivo del convegno svoltosi ieri a Santa Maria Alemanna, dal titolo “La scuola incontra lo Stato”, organizzato dalla testata giornalistica “Ilcarrettinodelleidee.com” e promosso dall’assessore alle politiche scolastiche Salvatore Magazzù. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento della Scuola Media Aloisio Juvara, alla quale sono stati rivolti gli interventi del Prefetto, Francesco Alecci, del questore, Carmelo Gugliotta, ed il sostituto procuratore della Repubblica, Emanuele Crescenti, i quali hanno illustrato agli studenti l’importanza del proprio ruolo all’interno della lotta alla mafia.
Il convegno è iniziato con la proiezione di un video contenente uno stralcio del film “La vita è bella” in cui lo zio di Guido Orefice (Roberto Benigni), spiega al nipote la differenza tra servire ed essere servo, e successivamente questo stralcio è stato seguito da un estratto di un’intervista del Magistrato Giovanni Falcone, assassinato nel 1992 dalla mafia. Il senso del servire lo Stato, da qui il fotoreporter e moderatore del convegno, Dino Sturiale, ha voluto dare il via all’incontro, spiegando ai giovani l’importanza di sentirsi parte della nazione per impegnarsi a renderla ogni giorno migliore. Un dovere che ognuno di noi dovrebbe sentire dentro sé, per costruire tutti insieme un futuro più florido: «Voi siete il presente, ma siete anche il futuro, e ogni scelta che fate determina già da ora il vostro avvenire», queste le parole del questore Gugliotta, parole fondamentali per quei ragazzi, tra gli 11 e i 13 anni, che si affacciano nel mondo e non sanno come avventurarvicisi.
«Illegalità non è solo commettere un omicidio o un furto, illegalità è anche buttare una sigaretta per terra», afferma il prefetto Francesco Alecci, con una dichiarazione che vuole essere un esempio di civiltà e coraggio, «ciascuno di noi è arbitro del suo destino, questa non è solo una bella frase che qualcuno ha scritto, questa è la realtà». Gli artefici della nostra vita siamo noi, con i nostri piccoli gesti, con le nostre lotte, con le nostre iniziative, con i nostri incontri. «Forza ragazzi che ce la facciamo a risollevare questa città!», le parole del sostituto procuratore Crescenti hanno cercato di ridare speranza ai giovani, speranza che le giovani generazioni non hanno più, soprattutto in questo momento in cui sembra che trovare lavoro sia quasi impossibile. Il convegno si è concluso con la partecipazione diretta degli studenti della scuola Juvara, i quali sono intervenuti ponendo una serie di domande ai suddetti relatori.